Un anno di politica nel Cilento, tra liti, disservizi, clientelismo ed elezioni

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Un anno di politica nel Cilento, tra liti, disservizi, clientelismo ed elezioni

E’ appena trascorso un anno, il 2013, fatto di battaglie vinte e perse. A dire la verità nel Cilento e Vallo di Diano sono più quelle perse, come quelle per l’ospedale di Agropoli e del tribunale di Sala Consilina. Questioni che hanno mobilitato l’intero territorio, dai semplici cittadini ai professionisti financo i politici che non hanno mancato l’occasione per litigare.

Tribunale chiuso, sindaci al loro posto Così nel Vallo di Diano, mentre i cittadini cercavano di difendere il tribunale dal suo trasferimento in terra straniera, i sindaci hanno promesso le dimissioni di massa se gli uffici del tribunale di Sala fossero stati chiusi. Il tribunale è stato trasferito a Lagonegro, in Basilicata, i sindaci continuano ad occupare le poltrone nei municipi valdianesi.

Alfieri vs Squillante, ospedale chiuso Ad Agropoli dalla giustizia si passa alla sanità ma il discorso non cambia. Mobilitazioni di massa, manifestazioni e soprattutto tante chiacchiere, fino allo scontro infinito tra il sindaco della cittadina cilentana Franco Alfieri, e il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante, scontro durato quasi tutto il 2013. Alla fine Squillante ha vinto, il primo ottobre 2013 è stato chiuso l’ospedale di Agropoli, al suo posto un Psaut.

Alfieri e Pierro, una storia infinita Alfieri non le manda certo a dire così un’altra diatriba la apre con l’assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Salerno Attilio Pierro. L’occasione nel mese di gennaio quando una frana ha interrotto l’uscita ‘Agropoli nord’ della ‘Cilentana’. La provincia non si muove, così Alfieri decide di liberare la strada per conto suo. Svincolo aperto? Problema risolto? Ebbene no, anzi la strada riaperta dal comune viene chiusa nuovamente dalla provincia fino alla riapertura definitiva di fine Maggio.

Lite tra Pierro e Alfieri che si protrae con la frana di Prignano, sempre sulla ‘Cilentana’, frana che ha influito negativamente sulla stagione estiva del Cilento. Botta e risposta che non ha certo eliminato la frana che ancora dà il benvenuto ai turisti diretti nel Cilento.

Le strade franano La storia delle frane è lunga, così come le liti in merito, questa volta sono Camerota e Palinuro a rimetterci per colpa delle criticità sulla ‘Mingardina’. Per non parlare di Pisciotta, tagliata quasi definitivamente fuori dalle rotte turistiche. All’inerzia degli amministratori locali i cittadini hanno chiesto alla Provincia risposte. Il ponte di ferro di via Foresta è andato via dopo 4 anni giusto prima dell’estate, ma il problema vitale resta la frana di Rizzico sulla ex ss447, strada riaperta a singhiozzo e ormai chiusa, forse definitivamente.

Elezioni politiche e primarie Pd Ma la vita politica cilentana non è solo legata ai servizi, anzi disservizi più che altro, ma anche alle elezioni. Così durante le politiche di febbraio due cilentani approdano in parlamento per la prima volta, entrambi nelle file del Partito democratico. Il primo, ‘figlio d’arte’ e discendente della dinastia di Cuccaro, è Simone Valiante il quale riesce a conquistare anche un posto nella segreteria nazionale del Pd di Epifani. Posto lasciato con le primarie di dicembre all’altra neo parlamentare cilentana eletta a febbraio, Sabrina Capozzolo, delfino di Alfieri. Schierata con Renzi, Capozzolo insieme al sindaco di Pollica, Stefano Pisani, entra nel direttivo Pd guidato dal sindaco di Firenze.

Amministrative Altro momento decisivo per la comunità cilentana le elezioni amministrative del 2013, un po’ scarne a dire la verità. Solo 5 i comuni al voto, tra cui Roccagloriosa tornato alle urne dopo un solo anno per via del commissariamento e Futani dove le elezioni non assegnano un sindaco, bensì un commissario. Infatti nel paese cilentano l’unica lista presentata non ha raggiunto il quorum così si è insediato il commissario prefettizio Amantea.

Il pezzo di terra a Camerota Poi ci sono delle storie che sembra non vogliano finire mai, come il caso Pozzallo a Camerota, diatriba tra il sindaco Antonio Romano e il capogruppo della minoranza Pierpaolo Guzzo su un appezzamento di terra conteso tra il comune e il consigliere di minoranza.

Hitler Storie che hanno fatto parlare l’Italia intera come quella di uno sconosciuto, fino ad allora, consigliere di Sala Consilina. Così Michele Santoriello una mattina di fine marzo ha deciso di scagliarsi contro la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, rea di aver detto che i marò dovrebbero essere giudicati in India: «Ecco perché i comunisti devono essere sterminati tutti… alla Hitler maniera» ha tuonato su Facebook Santoriello.

I dimenticati A far riflettere ci pensano le storie di persone invisibili, o meglio, visibili solo prima delle elezioni, quando c’è bisogno di cercare voti e magari promettere qualche posto di lavoro. Posti di lavoro che poi, una volta passate le elezioni, ti dimentichi di retribuire. Storie come quelle dei lavoratori del comparto rifiuti, leggasi Yele o Corisa, che sperano in uno stipendio per mesi e quando si incatenano in piazza Vittorio Emanuele a Vallo della Lucania vengono notati solo in occasione della processione di San Pantaleone.

Rimborsi e commissariamenti Oppure le storie ormai di normale amministrazione, come l’inchiesta sui rimborsi elettorali dei consiglieri regionali, il commissariamento del comune di Ascea per il mancato accordo sul bilancio, oppure il commissariamento della Provincia di Salerno, dove Alfano ha nominato commissario lo stesso presidente Antonio Iannone. Provincia destinata a scomparire grazie al ddl Delrio sul riordino delle città Metropolitane, così nel 2014 sarà nominato un altro commissario anziché andare alle urne. Benedizione per alcuni, si tagliano i costi della politica, maledizione per altri, pochi, politici.

Democrazia e potereEd infine l’annoso dilemma sulla democrazia partecipata, la sottile linea che separa il potere amministrativo dall’espressione democratica. L’esempio ultimo la vicenda della riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele di Vallo della Lucania, centro del Cilento. L’amministrazione Aloia ha presentato il progetto alla cittadinanza scatenando polemiche nel merito della riqualificazione e sulle modalità con cui è stato presentato, criticando le modalità del ‘concorso di idee’ richiesto dallo stesso Aloia ma in pratica avvenuto 20 giorni prima della scadenza del bando nelle vacanze di Natale.

Questione questa, come tante altre, di cui conosceremo i risvolti solo in questo nuovo anno.

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