Il Cilento e il culto della Beata Vergine del Rosario: “Madonne vestite” (Parte II)

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Il Cilento e il culto della Beata Vergine del Rosario: “Madonne vestite” (Parte II)

I “simulacri vestiti”: struttura. Le Madonne Vestite sono generalmente manufatti realizzati in legno e a grandezza naturale. Il viso e le mani sono ricavati principalmente con il gesso ma anche con il legno o la cera. Ad eccezione di questi due elementi (viso e mani), il resto generalmente è dato dalla struttura in legno che si cela sotto il vestiario. Non mancano, comunque, casi in cui compaiono anche gli arti inferiori. La capigliatura a volte la ritroviamo sapientemente scolpita ma in gran parte dei casi viene realizzato con materiali mobili come accade per il vestiario e gli ornamenti.
Il vestiario e gli ornamenti. Meriterebbe un capitolo a parte questo settore, ma concentriamo l’attenzione su aspetti generali. Il vestito, realizzato con materiali e colori diversi, cambia di luogo in luogo e viene proporzionato, per così dire, alla devozione locale. Gli ornamenti arricchiscono il tutto e spaziano dalle immancabili corone realizzate in materiali preziosi e contornate da pietre e gioielli, gioielli che spesso lo ritroviamo anche sull’abito. Accessori che riproducono simboli cristiani e devozionali, come spade e corone di stelle rendono questi simulacri di una bellezza ancor più suggestiva, segno di una forte e secolare devozione. 
Il Bambino. Tralasciando le figure diverse dalla Madonna del Rosario, quest’ultima reca in mano “Gesù”. Date le piccole dimensioni rispetto alla statua madre, esso veniva realizzato per intero, ricalcando pressappoco la fisionomia e e le caratteristiche di una bambola.
Le “Madonne Vestite” e il Cilento. Come già accennato in precedenza, questa antica usanza, compare a pieno titolo anche nelle parrocchie cilentane e nella stragrande maggioranza dei casi, il “manichino da vestire” calca le sembianze della Vergine del Rosario. A San Mauro Cilento e San Teodoro (Serramezzana) è rappresentata anche l’Addolorata con questa tecnica e, sempre a San Teodoro, anche Santa Filomena.

Nell’ultima parte tratteremo dei riti e della devozione cilentana nei confronti della Madonna del Rosario.

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