Sapri: occupazione abusiva del suolo pubblico

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Sapri: occupazione abusiva del suolo pubblico

La campagna contro l’occupazione del suolo pubblico del gruppo “Insieme per Sapri” a difesa della vivibilità cittadina chiede al primo cittadino di Sapri Giuseppe del Medico di dare il buon esempio.

Di seguito il comunicato del gruppo di minoranza:

Siamo davvero alle comiche finali

Sono sinceramente condivisibili le esternazioni del sig. sindaco che, con la solita imparziale collaborazione di “scrivani di corte” a buon mercato, ha intrapreso una crociata contro le occupazioni del suolo pubblico e contro quanti con sedie, biciclette, vasi e motorini, impediscono la pubblica fruizione di dette aree e la libera circolazione  ai  pedoni.

Alla annunciata campagna di moralizzazione va data quindi grande collaborazione e sostegno anche se non si capisce  perché tale esecrabile vezzo, esploso come non mai in questi  mesi, venga  fatto risalire dal primo cittadino a governi  passati ma solo a quelli che (uno) non lo  hanno visto far parte dell’esecutivo.

Grande plauso, comunque, a quella che noi crediamo sia una battaglia di civiltà per la buona riuscita della quale ci permettiamo pure di dare qualche consiglio. Crediamo infatti che la signora Maria Carmela proprietaria della sedia  posta sull’uscio di casa, oggetto dello scandalo, immortalata dal solerte e imparziale cronista del quotidiano “la città”, si farebbe  più facilmente una ragione del fatto che, nonostante abiti  in angusti locali a piano terra, non potrà più sedersi sull’uscio di casa a prendere una boccata d’aria, se apprendesse che anche il sig. sindaco, per dare il dovuto esempio, avesse liberato il marciapiede antistante la propria abitazione da sempre occupato da enormi vasi con piante spinose e canne fumarie spesso bollenti!!!!

Nella  convinzione di  aver  dato un dovuto  contributo all’annunciato percorso  di  ripresa della  vivibilità cittadina,  porgiamo  deferenti  ossequi  anche  a  quanti  (U.T.,  Vigili  urbani)  nei  prossimi  giorni  saranno inflessibili  esecutori  delle “grida” nostrane.

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