Camerota: Ruderi e ambiente di Sant Iconio in pericolo

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Camerota: Ruderi e ambiente di Sant Iconio in pericolo

Riceviamo due mails da turisti ed appassionati in archeologia preoccupati entrambi per smottamenti, presumibilmente non autorizzati, in località SanCono a Camerota. Uno dei due è un turista straniero che in compagnia diu un amico ha visto, inorridito, mettere in pericolo il sito di un monastero Basiliano del X-Xi secolo, di seguito riportiamo le due mail.

“Ieri, in compagnia di un amico, ho visitato il terreno di San Cono a Camerota. È chiuso al pubblico e hanno cominciato spostamenti di terra e il levamento del fango da un pozzo, che è sempre un oggetto preminete di ricerca archeologica.  Il sito è un ovvio posto di frequentazione millenaria, è il luogo di un monastero Basiliano del X-XI secolo e dopo che aveva manoscritti nel greco pregevoli. Al momento la Soprintendenza per il vincolo si occupa di proteggere almeno i ruderi della Badia. Non è ancora finalizzato formalmente. Fino a oggi, ufficio vincolo, Geom. G. Capo, non era al corrente dei recenti lavori di spostamento di terra. Anche, secondo Arnaldo d’Alessio, l’ordine monastica dei Premonstratensi rivendicano la proprietà come loro.
Con chi possiamo parlare per agevolare la publicazione di notizie su questa situazione, che ancora lascia quest’eredità patrimoniale e culturale in pericolo?
Io sono diplomato nella storia medievale e ho apprezzato la seria di articoli su Roccagloriosa.
saluti cordiali,
Michael Shano “

“Vengo a segnalare che in località S. Iconio si stanno effettuando lavori edili che potrebbero compromettere i resti  dell’importante cenobio italo greco.
Voglia il vostro giornale estendere questa segnalazione presso le autorità competenti (Comune di Camerota, Parco Nazionale, Soprintendenza, ecc.) affinché sia effettuata una seria vigilanza sui lavori in modo da evitare la scomparsa di reperti utili alla maggiore conoscenza del sito e l’ulteriore degrado di quanto è rimasto.

Fiducioso nel vostro impegno, porgo distinti saluti

Arch. Remigio Cammarano”

Noi del giornaledelcilento.it non possiamo che accogliere la segnalazione dei due appassionati e sperare che le autorità preposte leggendo i loro appelli diano un segno e facciamno qualcosa in merito.

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