Arte a Castellabate, doppia personale al Castello dell’Abate

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Arte a Castellabate, doppia personale al Castello dell’Abate

Continuano le giornate d’Arte a Castellabate  con 2 Personali di Pittura dei Maestri Avellinesi Edoardo Iaccheo ed Enzo Angiuoni che saranno inaugurate lunedì 15 settembre alle ore 19.00.

I due affermati artisti avellinesi, noti alla grossa critica per le innumerevoli mostre di successo tenute in Italia ed in Europa, saranno ospiti nel Castello fino al 30 settembre, con il patrocinio del Comune di Castellabate.

I due noti maestri dell’astrattismo hanno condiviso nell’ultimo decennio esperienze artistiche  su fronti paralleli, sperimentando tecniche espressive di tendenza spesso con un’unica matrice compositiva.

Edoardo Iaccheo propone un’antologica espositiva dove racchiude gli aspetti più significative della sua ultima tendenza espressiva. Nelle sue opere ogni elemento fa da contrappunto all’altro, risultando imprescindibile a un solido gioco d’insieme. Nella ragnatela filiforme di segni, un’unica composizione o un doppio mare di colori si richiamano e si corrispondono, trovando piena coesione in un elemento materico centrale, che funge da ineludibile ombelico del mondo.

Nella biografia di Iaccheo si ricorda la sua lunga esperienza di docente d’Arte e l’importante ruolo svolto      come scenografo teatrale al Teatro Romano di Verona.

Enzo Angiuoni, presente nella scena artistica nazionale sin dagli anni 70 ha conseguito notevoli successi espositivi  e dal 2008 è direttore artistico del progetto itinerante ”Arti Visive per l’Europa”. Con questo programma d’arte Angiuoni è coordinatore ed organizzatore di importanti eventi Artistici in più regioni italiane. Fra le importanti mostre tenute in Italia si ricorda la partecipazione alla cinquantaduesima edizione della Biennale di Venezia nel 2007.

Le opera pittoriche in esposizione a Castellabate rappresentano un passaggio importante nella ricerca policromatica dell’astrattismo informale che Angiuoni sta conducendo. Il maestro ha fatto  sua la grande lezione delle Avanguardie, fermando il concetto di luce e colore, che si magnifica in una continua ricerca, ricca si espressioni sentite. Tutto si genera sulla forza del colore che condiziona il segno e si glorifica nella luce, la migliore espressione sensuale in un viaggio sempre in divenire che disegna nell’Io “i Campi dell’anima”. Segni e luci  si incontrano e si plasmano in un linguaggio genuino che va oltre gli occhi per fermarsi allo spirito. Così, Angiuoni ingenera l’armonia innata  nel suo animo sensibile “giocando” con la materia colore, che sa di terra e di cielo.

Le due mostre saranno ospitate dal 15 al 30 settembre al primo piano del Castello in saloni espositivi distinti.   

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