Omicidio Buonabitacolo, confessa il coetaneo: ucciso per la marjiuana

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Omicidio Buonabitacolo, confessa il coetaneo: ucciso per la marjiuana

Una notte intensa e serrata di interrogatori. I carabinieri della compagnia di Sala Consilina in tempi record hanno fermato un giovane coetaneo incensurato, apprendista macellaio, ritenuto responsabile dell’omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e della rapina aggravata consumati in danno di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne scomparso il 6 aprile scorso, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione.

Il ritrovamento del corpo ieri sera alle 16:20. Le ricerche ininterrotte e a tappeto su tutto il territorio, attivate e coordinate dai carabinieri in sinergia con la Procura di Lagonegro, sono partite nell’immediatezza della denuncia di scomparsa del giovane, e condotte con un massiccio dispositivo di militari, squadre di volontari delle locali associazioni di Protezione Civile e con il supporto di velivoli dei Vigili del fuoco di Salerno, orientate, anche attraverso i dati emergenti dall’analisi dei tabulati del traffico telefonico e delle celle hanno consentito di rinvenire, tra la vegetazione sul greto del torrente “Peglio” di Buonabitacolo, il cadavere del giovane in avanzato stato di decomposizione, che riportava 7 fendenti letali nella zona toracica e dorsale.

La località del rinvenimento, insieme ai numerosi elementi indiziari, già raccolti nei giorni precedenti dagli inquirenti, hanno consentito di ricostruire la dinamica del delitto e a confrontare elementi a carico del fermato il quale, già nel corso dell’interrogatorio dell’autorità giudiziaria di Lagonegro, ha ammesso le proprie responsabilità sull’omicidio, avvenuto nella sera stessa della sua scomparsa, con un coltello, per impossessarsi di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nella disponibilità della vittima.

Dopo l’efferato delitto, l’omicida avrebbe trascinato per cinquanta metri il corpo esanime della vittima, successivamente gettandolo da un dislivello di cinque metri, sul greto del corso d’acqua dove è stato rinvenuto. Sequestrata l’arma. Domani la salma sarà sottoposta ad esame autoptico. 

Il giovane fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Potenza. 

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