Castellabate: giro di vite per i commercianti mordi e fuggi, multe a tappeto

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Castellabate: giro di vite per i commercianti mordi e fuggi, multe a tappeto

Controlli a tappeto e sanzioni salate per i commercianti che non rispettano le modalità di apertura e chiusura degli esercizi previste a Castellabate. È stata avviata nei giorni scorsi una maxi operazione di ricognizione e repressione degli illeciti nel settore commerciale da parte della polizia municipale. Il pugno di ferro è stato voluto dal sindaco Costabile Spinelli, al fine di individuare e punire chi apre le saracinesche solo nella bella stagione, per poi quasi scomparire nella restante parte dell’anno. 

«Con questi interventi a tappeto – spiega il primo cittadino Spinelli – intendiamo scoraggiare un malcostume che mette a dura prova i commercianti onesti, i quali garantiscono l’apertura dei loro esercizi per tutto l’arco dell’anno e non solo nei mesi estivi, quando il profitto è sicuramente più alto. Diversi operatori soprattutto non residenti, invece, interpretano il servizio da rendere alla cittadinanza in modalità mordi e fuggi. Questi “furbi” non fanno bene all’economia locale né all’immagine del nostro Comune, che riesce ad attrarre presenze turistiche anche nei periodi di bassa stagione. Far trovare svariati negozi chiusi nelle vie dello shopping non è certo un bel biglietto da visita. Ecco perché ho chiesto alla polizia municipale di applicare con severità le ordinanze sindacali che regolamentano il settore». 

I vigili urbani, in effetti, fin dai primi giorni di controlli, hanno riscontrato irregolarità ed elevato oltre 20 verbali comminando sanzioni a carico dei titolari di attività commerciali e di pubblico esercizio che hanno trasgredito le norme. Secondo le prescrizioni sindacali, infatti, gli operatori a posto fisso che operano nella vendita al dettaglio possono sospendere volontariamente l’attività massimo per 30 trenta giorni consecutivi all’anno e per un sola volta, ma sono obbligati a dare preventiva comunicazione al Comune almeno 15 giorni prima della chiusura. La sospensione, invece, non è consentita dal 1° giugno al 1° settembre. Le violazioni sono punite con sanzioni amministrative fino e 500 euro.  

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