Incendi boschivi: roghi nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano

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Incendi boschivi: roghi nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano

In considerazione delle condizioni meteo che stanno interessando il sud Italia con il rialzo della temperatura, nonché il lungo periodo di siccità, da giorni alcuni focolai stanno interessando il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania sono strenuamente impegnati nell’attività di contrasto di tale fenomeno su tutto il territorio del Parco. Oltre ai consueti compiti di coordinamento delle operazioni di spegnimento attraverso l’impiego dei mezzi  aerei  della Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato viene svolta una complessa attività d’indagine, avvalendosi anche del Metodo delle Evidenze Fisiche (messo a punto negli Stati Uniti e utilizzato dalla Polizia Scientifica in Spagna e Portogallo nelle investigazioni sugli incendi boschivi n.d.r.) per consentire il rinvenimento del punto di innesco dell’incendio, elemento utile per poter ricostruire la dinamica dell’incendio ai fini della individuazione dei responsabili.

Si sono verificati ad oggi, circa cinquanta incendi, di cui alcuni allo stato attuale sono ancora in atto, i comuni interessati dalle fiamme sono: Gioi, Postiglione, Torraca, Trentinara, Cataletto Spartano, Perito, Rofrano, Lustra, Rossigno, Montano Antilia, Novi Velia, Sicignano degli Alburni, Perdifumo, Camerota, S.Mauro La Bruca, Caselle in Pittari, Cuccaro Vetere, Laurino, Corleto Manforte, Moio della Civitella, Butani, Sessa Cilento, Ascea, Centola e Torraca.

Immediato è stato l’intervento degli uomini e dei mezzi  del Corpo Forestale dello Stato, avvalendosi anche di volontari e in alcuni casi dei VV.FF.,  che  ha consentito nei vari episodi di avere ragione delle fiamme e di scongiurare danni peggiori.

In particolare, a Laurino, in località “Levatino”, il Comando Stazione di Laurino, durante le operazioni di spegnimento, nell’area dell’incendio, trovava a terra colto da malore un uomo di circa 60 anni, prontamente si richiedeva l’intervento del 118 il quale disponeva il ricovero presso l’ospedale di Roccadaspide.

Molto complessi sono stati gli incendi nei Comuni di Camerota, Rofrano, Torraca e Laurino, che ha visto l’impiego di numerosi  Forestali, nonché l’intervento aereo di elicotteri regionale, e di Canadair della Protezione Civile il cui impiego si è reso necessario oltre che per la complessa orografia delle zone, principalmente dovuto alla mancanza in questo periodo di operai delle Comunità Montane addetti allo spegnimento. Sono andati in fumo circa 200 ettari di aree boscate e non boscate tra cui  piante di faggio, altre specie quercine e macchia mediterranea.

I primi accertamenti condotti dal personale del Corpo Forestale dello Stato,  fanno propendere per la matrice dolosa di quasi tutti gli eventi.

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