Vallo della Lucania: confermata la condanna a 20 anni di carcere per Sirignano

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Vallo della Lucania: confermata la condanna a 20 anni di carcere per Sirignano

La Corte d’Assise d’Appello di Salerno ha confermato la sentenza di primo grado che aveva condannato  a 20 anni di carcere Germano Sirignano, l’operatore ecologico di Vallo della Lucania che il 29 agosto del 2009 aveva ucciso la moglie Anella Crocamo nell’abitazione della coppia ad Angellara. La sentenza è stata pronunciata lunedì 21 maggio alla presenza dello stesso Sirignano e dei suoi legali Lentini e Turco. Questi ultimi si sono riservati di ricorrere contro la sentenza annunciando di voler presentare ricorso in Cassazione.
Ricordiamo brevemente i fatti.  Il 29 agosto del 2009 Germano Sirignano, operatore ecologico dipendente di una cooperativa di servizi di Vallo della Lucania,  approfitta dell’assenza da casa dei quattro figli e dopo l’ennesima lite con la moglie Anella Crocamo, casalinga originaria di Salento, la uccide con un coltello da cucina infierendo, poi, sul corpo della povera donna. Dopo l’omicidio l’uomo prova  a togliersi la vita ma viene salvato dagli uomini del 118 intervenuti sul posto a seguito delle segnalazioni dei vicini di casa della famiglia Sirignano. Dimesso dall’ospedale l’omicida viene arrestato e condannato in primo grado a 20 anni  di carcere. Poi il ricorso dei legali contro la sentenza e lunedì la pronuncia della Corte d’Assise d’Appello che ha respinto l’istanza.
La situazione e conomica e sociale della coppia, unita ai continui contrasti familiari aveva fatto scattare nell’uomo la furia omicida causando quello che ancora oggi è  considerato uno degli episodi di violenza più efferati del comprensorio vallese lasciando tutta la comunità attonita e sbigottita.
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