Abusivismo nel Parco del Cilento: due operazioni dei carabinieri. Sequestri e denunce

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Abusivismo nel Parco del Cilento: due operazioni dei carabinieri. Sequestri e denunce

Negli ultimi giorni, i militari del nucleo carabinieri Parco di Castellabate hanno condotto un’indagine, con il supporto dell’ufficio Antiabusivismo, mirata alla prevenzione e repressione delle violazioni delle normative edilizie, paesaggistiche ed ambientali. In particolare, hanno effettuato un sequestro preventivo di un manufatto rettangolare destinato a civile abitazione, situato in una zona di notevole importanza ambientale all’interno della perimetrazione del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e in una zona agricola.

Questo edificio è stato ottenuto dalla chiusura di una tettoia in legno priva di titoli edilizi legittimi, con dimensioni di circa 8,20 m x 4,30 m, realizzato in blocchi di calcestruzzo con suddivisioni interne e copertura a pannelli coibentati. Il manufatto è stato sottoposto a sequestro e il committente ed esecutore delle opere abusive è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania.

In aggiunta, sono stati eseguiti decreti di sequestro preventivo a Montecorice riguardanti tre immobili, costituiti da due fabbricati residenziali e un terreno con una platea in calcestruzzo armato e una casa smontabile in pvc con annesso porticato in ferro. Questi immobili si trovavano all’interno della perimetrazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, oltre che in una zona agricola del comune. Queste azioni sono state svolte su disposizione della Procura della Repubblica.

Le indagini, condotte anche con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico Comunale, hanno rivelato che queste opere, realizzate recentemente da quattro membri dello stesso nucleo familiare, erano in violazione delle normative edilizie, paesaggistiche e antisismiche. Tali abusi hanno causato un’alterazione significativa e permanente dello stato dei luoghi, con l’intento di creare una lottizzazione abusiva di terreni adibiti all’agricoltura.

Sulla base di tali elementi, sono state contestate ai proprietari degli immobili ipotesi di reato legate ad abusi edilizi e paesaggistici in un’area di particolare pregio ambientale, quale il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Durante le indagini, è stata anche rilevata la falsità ideologica nella richiesta di sanatoria di uno degli immobili abusivi, commessa dal tecnico che aveva presentato una relazione e degli elaborati tecnici non rispondenti alla realtà.

Questi controlli, che proseguiranno nei prossimi mesi, rientrano in un’ampia attività di prevenzione e repressione dei reati contro le risorse ambientali e paesaggistiche protette, sotto la guida costante della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania e il coordinamento del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

Foto d’archivio

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