In maggioranza. Intervista a Mario Scarpitta

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In maggioranza. Intervista a Mario Scarpitta

    

 

 

                         La caduta del governo Bortone avrebbe portato qui il commissario prefettizio. In sintesi, una sicura paralisi amministrativa per mesi e mesi. Questa la ragione principale che ha fatto sollevare il pollice per decretare la salvezza del sindaco Bortone. Questo ci sembra di aver recepito dalle varie risposte del consigliere dell’opposizione che è passato in maggioranza al Comune di Camerota.

Dice Mario Scarpitta: “Un fatto da scongiurare assolutamente, soprattutto dopo un passato amministrativo come il nostro, significava l’arresto totale dell’economia, mentre mettere in moto l’economia di questo paese è il motivo essenziale per il quale sono entrato in politica.
La decisione di entrare in maggioranza non è andata nella direzione di far mantenere la poltrona al nostro sindaco in un momento di affanno o per farmi dare un ruolo importante all’interno dell’amministrazione. Le dispute dei tanti fatterelli non hanno considerato che esiste un solo motivo, lo stesso che mi ha spinto ad entrare in politica due anni fa: far prevalere il valore che ha il nostro territorio”.

Sulla base di questa concezione politica lei ha anche lottato stando sul banco della minoranza, per l’assenza di un disegno progettuale turistico. Lei dichiarava: “non c’è nemmeno l’idea di cosa si vuole fare a livello comunale. Commercianti, operatori turistici, associazioni del comune, i soggetti principali nella costruzione della politica concreta sul turismo, lasciati in disparte dalle azioni di questo governo…” Lei stesso ha detto in un articolo che questa era un’amministrazione inadempiente sulle promesse date. Cosa le ha fatto cambiare idea su Bortone?

Bortone l’ho sempre conosciuto come persona onesta. La cosa che mi ha convinto è che pur sapendo di mettere a rischio il sindacato non ha esitato di escludere quelli che secondo lui, stavano mettendo dei freni al suo programma. Noi ancora non avevamo assicurato Bortone di essere pronti ad entrare in maggioranza. Innegabile dire che ci eravamo sentiti, ma gli avevamo detto le nostre perplessità. La tesi di coraggio e determinazione è stata avvalorata, quando ha preso le decisioni che tutti sappiamo. Questo ha fatto maturare in me la convinzione che si poteva andare avanti.
 
Ha parlato con la Mazzeo e la Di Bello prima che lasciassero il loro posto al governo di Camerota, per convincerle a non dare le dimissioni?

No. Non avevo concretizzato soprattutto di Rosanna Mazzeo, che stava facendo ancora in fase organizzativa un ottimo lavoro, che potesse lasciare il suo posto così velocemente quando c’era da realizzare ancora tanto per il bene collettivo.

Lei prenderà la delega che ha lasciato la Mazzeo, l’assessorato al turismo?

L’ affidamento di ruoli e di incarichi sono stati congelati in questo momento, su mia richiesta esplicita, fino a quando non sarà avviato il processo di attuazione del programma che intendo perseguire. Non appena noi andremo a verificare che ci sono i presupposti per portarlo avanti, allora potremo parlarne. Questo però non impedirà che lavorerò interfacciandomi nel settore del turismo e quant’altro, è chiaro che lo farò per l’interesse della cittadinanza. La verifica di valutazione delle cose che si potranno realizzare si farà già fra venti giorni, non c’è da aspettare molto per capire se ci saranno le condizioni per poter lavorare.
 
Le sue priorità in queste prime battute?

La prima in assoluto sarà la rimozione del carro ponte, poi  dare subito un assetto urbano diverso, soprattutto dell’area portuale e del lungomare. Sistemazione delle strade delle frazioni; appuntamenti allargati con i commercianti e con tutti gli attori di questa fase di rilancio, dove le problematiche e le azioni da intraprendere saranno oggetto di una condivisione a 360 gradi;  la trasparenza amministrativa, che sarà anche fisica, porte aperte e visibilità immediata;
l’istituzione di commissioni interessate a quattro aree:
riscossione tributi e riorganizzazione raccolta indifferenziata ( con studi circa la possibilità di creare reddito ); Sanità e sociale; Cultura ( la riorganizzazione dei saperi collegate ai vari settori produttivi e turistico. Formazione professionale)
turismo e commercio ( creare interesse per la promozione di un sistema di marketing territoriale, rilanciare i centri storici).

Ma a chi ancora dice che è in totale disaccordo con la scelta che ha fatto cosa risponde, oltre all’urgenza di evitare il commissariamento, qual è il motivo che l’ha spinta ad entrare in maggioranza?

La mia visione politica è quella di lavorare ogni giorno per vedere una Camerota migliore. Io mi sento persona capace di misurarsi con la concretezza delle questioni, sento di avere un orizzonte progettuale che mira a dare risalto al valore del nostro comune. L’intento è di coinvolgere chiunque voglia darsi da fare per lo stesso motivo, è una prova di fattibilità.

Per darsi un tempo, per dimostrare alle persone che ora le sono ostili che sbagliano o hanno ragione, per contrastare la gente che non crede più alla politica dell’uomo diverso, quanto le occorre?

Io penso che in un anno si possono avere degli ottimi risultati. Se questi punti che sono stati messi nel documento consegnato al sindaco non li porteremo avanti, significa che non ci sono i presupposti per lavorare, e con la stessa determinazione di sempre andremo in Consiglio comunale, andremo dai nostri elettori a dire ‘Noi dobbiamo andare a casa’.

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