Camerota, Scarpitta scrive al commissario Amendola: «Come stanno realmente le cose?»

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Camerota, Scarpitta scrive al commissario Amendola: «Come stanno realmente le cose?»

Camerota entra pian piano in campagna elettorale. E lo fa con il chiacchiericcio delle persone dinanzi ai bar e nelle piazze delle varie frazioni del comune. Camerota ha bisogno di un sindaco, di una squadra pronta per amministrare e governare quella fetta di Cilento. Gli schieramenti sono quasi definiti. I candidati sindaci sono già noti in paese. Nel frattempo, però, a palazzo città c’è Salvatore Amendola, il commissario prefettizio che è subentrato ad Antonio Romano, il sindaco sfiduciato dai consiglieri. Proprio a lui Mario Scarpitta, ex consigliere di opposizione e futuro candidato sindaco, ha indirizzato una lettera «perché tante e variegate sono le ansie e le aspettative che la Comunità di Camerota nutre nei confronti del Suo operato in tutti gli ambiti nei quali – seppur per poco tempo – Lei sarà impegnato».

Ecco la lettera, la riportiamo integralmente di seguito:

Preg.mo dott. Salvatore Amendola,
scrivo in qualità di consigliere comunale di opposizione dimissionario di Camerota (Sa), già candidato Sindaco della compagine amministrativa che – col nome di “Un’altra Camerota” – circa cinque anni fa ebbe a candidarsi per le elezioni comunali. Al di là del mio personale benvenuto e degli auguri di buon lavoro, ho ritenuto accoglierLa immediatamente con una comunicazione scritta, perché tante e variegate sono le ansie e le aspettative che la Comunità di Camerota nutre nei confronti del Suo operato in tutti gli ambiti nei quali – seppur per poco tempo – Lei sarà impegnato. Come ben sa, l’immediata vigilia di una competizione elettorale così sentita come quella amministrativa è sempre segnata da diversi aspetti ed esigenze, al di là delle (ovvie) differenze con le quali ciascun gruppo si affaccia a siffatto momento di democrazia.

Nelle piazze e nelle strade del Comune tutti gli aspiranti candidati sembrano essere interessati esclusivamente alla data delle prossime elezioni, argomento rispetto al quale – sono certo – sarà stato già intervistato più volte da tutti.

Non è così per me, preoccupato più che mai soprattutto da altro.

Il progressivo scollamento della maggioranza consiliare, divenuta una vera e propria esplosione dopo i fatti che hanno portato alla sfiducia ed al successivo attuale commissariamento, hanno posto, infatti, in maniera decisa l’attenzione su taluni temi che tanta importanza rivestono per il presente ed il futuro del Nostro Comune. Non solo perché siamo alla immediata vigilia di una stagione estiva delicatissima, attesa tutto l’anno da cittadini, operatori, addetti ai lavori, ecc… ecc… , ma anche e soprattutto perché diverse sono le preoccupazioni che affliggono quanti vivono a Camerota e vorrebbero continuare a farlo senza troppi patemi. Tra queste, certamente lo stato di salute dal punto di vista economico-finanziario in cui versa l’Ente Pubblico. Nella mia veste di consigliere comunale di opposizione da anni chiedo chiarezza e trasparenza sui “conti pubblici”, con pochi risultati.

E ciò a prescindere da situazioni risapute quali quelle relative allo stato di “pre-dissesto” (dichiarato ormai da tempo), alla assoluta incapacità di indebitamento da parte del Comune (che mina all’origine ogni progettualità e percorso di crescita) ed all’imponente situazione debitoria relativa a decreti ingiuntivi di pagamento esecutivi a vario titolo notificati, agli atti di pignoramento ed alla difficoltà – assai frequente – riferita anche ai pagamenti ordinari quale quello degli emolumenti per i dipendenti e delle utenze relative agli edifici comunali.Interpretando quello che è il sentimento della maggioranza dei cittadini di Camerota, Preg.mo Sig. Commissario, dunque, ciò che – più di tutto – ho il dovere di chiederLe è di fare definitiva chiarezza nei conti di un Comune che negli ultimi cinque anni, come altre volte in passato, ha progressivamente smarrito gli elementi proprio di ogni retto agire amministrativo.

Come stanno realmente le cose?

E’ infatti fin troppo evidente che:

  • risultano mutui per circa € 4.300.000,00 che gravano sull’Ente fino al 2043;
  • risultano impegni per l’adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione di circa € 260.000,00 l’anno per 15 anni;
  • la Yele Spa abbia agito per richiedere formalmente il pagamento di una somma vicina ai 5 milioni di euro, somma non annotata nella sua interezza nel bilancio dell’Ente;
  • innumerevoli siano le posizioni di credito vantate da professionisti, ditte e fornitori nei confronti dell’Ente per un totale di qualche milione di euro;
  • il bilancio di previsione del Comune di Camerota sia fortemente influenzato – con riferimento ai ratei attivi – da partite di dubbia esigibilità (rispetto alle quali sarebbe utile un approfondimento) e – soprattutto – da tutto quanto accertato nell’ultimo periodo dalla Soget S.p.A., che, in forza di un atto amministrativo di dubbia legittimità, ha emesso svariate migliaia di accertamenti per diversi milioni di euro, gran parte dei quali oggetto di contestazioni formali e di merito (e conclamanti ad oggi accertamenti con adesione, istanze di annullamento in autotutela e ricorsi di natura tributaria);
  • la relazione della Corte dei Conti richiama l’Ente a numerose prescrizioni.

Va da sé che – stando così le cose – i mesi di commissariamento rappresentano una grossa opportunità per il Comune di Camerota. Valuti Lei, sig. Commissario, se vi sono davvero le condizioni per tirare fuori l’Ente dal pantano che si è creato, dia una fotografia reale della situazione in cui versano le casse di uno dei Comuni più importanti del Cilento, sì da far comprendere quale sia il compito che attende la futura Amministrazione comunale.

Nel riconfermarLe, poi, in conclusione, ogni disponibilità per fornire chiarimenti, collaborazione e quant’altro fosse necessario per l’espletamento dell’incarico conferitoLe, l’occasione mi è gradita per augurarLe di svolgere al meglio il delicato compito.

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