Competenze sui porti trasferite ai comuni, pronti i sindaci del Cilento e della costiera Amalfitana

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Competenze sui porti trasferite ai comuni, pronti i sindaci del Cilento e della costiera Amalfitana

Anche i porti salernitani si preparano ad essere gestiti dai comuni. Dalla Costiera Amalfitana al Golfo di Policastro, passando per il Cilento, gli uffici comunali sono già al lavoro per predisporre tutta la documentazione necessaria per ricevere definitivamente la competenza sugli approdi, grazie al nuovo testo normativo della Regione Campania che dà questa possibilità ai comuni che ne faranno richiesta. Gli enti avranno trenta giorni di tempo, la Regione ratificherà poi il passaggio di competenza entro 90 giorni.

Dunque, procedure più snelle, maggiore trasparenza e rispetto delle concessioni. «Per Pollica è arrivato il momento di archiviare con successo una lunga battaglia cominciata molti anni orsono da Angelo Vassallo – commenta il sindaco di Pollica, Stefano Pisani – Lui prima di me sosteneva che le competenze e le funzioni amministrative devono essere esercitate dagli enti più vicini al cittadino e, quindi, più vicini ai bisogni del territorio, i comuni! Noi abbiamo proseguito senza esitare, mai!». Pollica, infatti, è stato tra i principali sostenitori dell’emendamento approvato nei giorni scorsi in Consiglio Regionale che dà, appunto, la possibilità agli enti locali di amministrare i porti di rilevanza regionale. «Abbiamo tentato per lungo tempo invano di affermare questo principio, ora la politica afferma al sua primazia e anziché giocare di rimessa su sentenze e pronunce, diviene protagonista e ridisegna l’architettura amministrativa della nostra Regione per i porti! – aggiunge il primo cittadino – Tutto questo è stato possibile perché il nostro presidente De Luca non si limita semplicemente a parlare di sburocratizzazione e di semplificazione come enunciazione di principio, ma se ne fa interprete e la traduce in fatti».

Di un passo concreto verso «la sburocratizzazione» parla anche il sindaco di Pisciotta, Ettore Liguori, che ha già fatto attivare gli uffici comunali per effettuare gli adempimenti necessari per il trasferimento delle competenze al comune da lui amministrato. Stesso discorso per Agropoli, pronto a rilanciare il progetto che prevede anche la realizzazione di esercizi commerciali presso l’area portuale, grazie a una collaborazione sempre più attiva anche con i privati.

Parla di «maggiori responsabilità, ma anche di possibilità di crescita e valorizzazione del territorio» Pierpaolo Piccirilli, sindaco di Montecorice, comune dove ricade il porto di Agnone-San Nicola. Si attiveranno per perseguire questa strada anche San Marco di Castellabate, Marina di Casalvelino, Palinuro, Scario, Marina di Policastro e Sapri.

Ma non tutti però sono favorevoli. Prende tempo, infatti, Camerota, prima di decidere se intraprendere o meno questo cammino. «Al momento stiamo attendendo ulteriori chiarimenti a livello regionale» dice l’assessore al Porto, Teresa Esposito. Nell’ambito amalfitano, che coincide con il tratto di costa compreso tra Positano e Cetara, il primo cittadino di Maiori, Antonio Capone, dichiara di essere «favorevole e già pronto a partire con la gestione dell’area portuale». Ad Amalfi, dove c’è il porto più grande della Costiera Amalfitana, il comune è pronto a fare la richiesta di trasferimento delle competenze alla Regione. «E’ sicuramente più funzionale una gestione locale perché a volte diventa faticoso andare a Napoli semplicemente per una carta – commenta il sindaco, Daniele Milano – Detto ciò, è un’opportunità che, tuttavia, va gestita con una riorganizzazione attenta anche degli uffici». Non ha sciolto ancora le riserve, invece, Cetara, che attende ulteriori chiarimenti dalla Regione.

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