Rosanna Mazzeo e Pina di Bello : ‘Le ragioni del dissenso’

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Rosanna Mazzeo e Pina di Bello : ‘Le ragioni del dissenso’

Pubblichiamo, sulla scorta dell’articolo:”Lettera aperta del sindaco Bortone, ma c’è chi scrive: “Camerota libera” il commento ricevuto a firma Rosanna Mazzeo e Pina di Bello, dove si esprime un parziale lecito  giudizio su di esso definendolo: ‘fuorviante’.  Un termine sul quale chi ha firmato l’articolo ritiene di dover fare qualche semplice precisazione.

Gentile redazione,
in allegato  le ragioni del dissenso che hanno determinato la mancanza di fiducia verso il primo cittadino con conseguenti dimissioni. Il commento (…….”Camerota libera ’, dove si esprime il dissenso nato dal comportamento del sindaco Bortone per aver voluto, in totale solitudine, prendere la decisione di sfiduciare il vicesindaco Laino) riportato su questa testata è fuorviante,  in quanto le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono ben altre e riguardano esclusivamente l’etica della politica. Se gli impegni presi  (sulla trasparenza, sulla discontinuità, sulla condivisione ecc. ecc. ) hanno un senso. Tra l’altro sabato 9 aprile si è tenuta presso la Casa Comunale una riunione di maggioranza allargata a due esponenti dell’opposizione alla  quale le sottoscritte non sono state invitate.
Cordialmente
Rosanna Mazzeo
Pina di Bello

UN DISSENSO PER AFFERMARE LA DIGNITA’ E LA COERENZA
Gli avvenimenti di questi giorni nell’ambito della vita amministrativa del nostro Comune  meriterebbero una analisi ancora più profonda   se non altro per  il messaggio  negativo che ancora una volta è stato trasferito  ai cittadini e  soprattutto alle nuove generazioni.
La scelta operata dal Sindaco Bortone  di portare nella maggioranza di governo consiglieri di opposizione  tramata da pochi  in assenza di  trasparenza,  senza condivisione e per di più rinnegando quei valori più volte gridati nelle piazze e sottoscritti in un programma ,  è di una gravità assoluta e non rappresenta assolutamente il nostro modo di intendere  la politica e quello di amministrare un comune. 
La politica invece ha l’obbligo di dare messaggi chiari e seri ai cittadini, la confusione dei ruoli genera discredito verso le istituzioni e verso gli uomini che le rappresentano. 
Nemmeno due anni sono trascorsi da quei comizi dai quali abbiamo ascoltato con sincera  partecipazione  quelle  parole  sulla DISCONTINUITA’ , sul RINNOVAMENTO, sulla TRASPARENZA. IO  DIFENDERO’  I PIU’ DEBOLI ! si gridava,  e poi l’ormai famoso (e premonitore)   MAI IL SALTO DELLA QUAGLIA ! 
Noi quell’impegno lo abbiamo preso,  ci abbiamo creduto e ci crediamo ancora , ed è  in nome di quell’impegno   che ora stiamo difendendo la nostra dignità e quella di quei cittadini  che hanno condiviso questi principi. E’ paradossale, ma sono stati proprio i richiami  a quei valori che  hanno consentito di fare la differenza per vincere le elezioni, e che ora sono stati affossati per perseguire interessi che evidentemente  non  sono quelli reali della collettività.
Quando non ci sono più le condizioni  per continuare ad amministrare nell’interesse del territorio si deve avere il coraggio di staccare la spina,  questo sì sarebbe stato un  segnale moralmente corretto. Aggrapparsi alle stampelle dell’opposizione  per tenere stretta la  poltrona  è invece un segnale di degenerazione della politica
Altro che discontinuità, continuiamo solo a farci del male.  Ancora una volta  sono stati offesi il popolo e le istituzioni.
Questa terra merita impegno, rispetto, coerenza, idee di rinnovamento, trasparenza amministrativa, moralità e soprattutto passione. Questa è l’unica strada secondo noi da seguire per una corretta amministrazione della cosa pubblica.
Confidiamo in una presa di coscienza del popolo per riappropriarsi della vera democrazia  al fine di  migliorare la  qualità della vita delle future generazioni.

                                    Rosanna Mazzeo      
                                    Pina di Bello       

Gruppo consiliare di opposizione  “Camerota Libera”
               
Se le motivazioni che hanno mosso le due dimissionarie sono state rese in modo fuorviante da chi ha firmato l’articolo, se c’è stato chi non ha capito per cosa si muovessero le critiche al sindaco Bortone,  se non si è capito che invece che per la sfiducia data a Laino, si è trattato di etica della politica, ecc…un motivo, o probabilmente più di uno, forse ci sarà.

Vogliamo svelare ai lettori quanto è difficile districarsi fra le notizie dai risvolti delicati della spaccatura di una maggioranza politica, quando alcuni protagonisti invece della chiarezza preferiscono il silenzio? Vogliamo svelare ai lettori quanto è difficile scansare le voci serpeggianti o le testimonianze, che dicono di incontri precedenti a quello compiuto presso la Casa Comunale con due esponenti dell’opposizione, dove si è firmato un documento di ‘solidarietà’ tra il vicesindaco e due altri esponenti dell’opposizione, della cui innocenza decantata non si è avuto il coraggio di mostrare al sindaco? Delle voci serpeggianti che dicono che l’ex assessore fa tutto ciò che le indicano consiglieri/amici che sono favorevoli alla caduta del sindaco?

In tutta questa babele, come si fa a mettere in discussione sempre e solo uno(Il sindaco) dei partecipanti al ballo?
Si ricorderà l’ex assessore che con il nostro giornale si è blindata sull’argomento che la vedeva protagonista della spaccatura?

La possibilità di dare un contributo diretto, preciso, dettagliato sulle sue motivazioni circa l’etica politica le è stata data, ma evidentemente Rosanna Mazzeo ha sopravalutato le capacità di precognizione di chi, invece, voleva una sua dichiarazione (prima del manifesto). Non si è forse, impegnata per informarci appena fosse stata resa pubblica a livello istituzionale qualunque sua decisione?
Le dimissioni sono state date, ma il giornale non ha ricevuto alcun avviso, né ha ricevuto nessun manifesto prima di adesso. Si è, invece, premunito ancora una volta, prima di pubblicare le notizie che gli sono state riportate da altre fonti sull’articolo precedente, di contattare telefonicamente la Mazzeo, che è risultata non raggiungibile.
Agli articoli scritti dal nostro giornale, quando trattano notizie sulle quali si ricevono delle smentite, seguono puntualmente le correzioni dovute e si garantisce la pubblicazione della notizia con un altro articolo riveduto o pubblicando direttamente la smentita inviata in redazione, oppure, come in questo caso, spiegando che non è corretto definire ‘fuorviante’ il commento dell’articolo in questione. Questa è la credibilità della nostra testata. Fuorviante è stato, invece, l’atteggiamento poco chiaro avuto con noi, probabilmente con i cittadini, che non hanno avuto modo di leggere attraverso il manifesto il criterio secondo il quale l’assessore Mazzeo e il consigliere Di Bello si sono dimesse dal loro incarico amministrativo.  Per quanto riguarda i contenuti dell’articolo in oggetto,  è evidente che il refuso riguardi il manifesto, che invece di titolarsi come erroneamente è stato scritto, “ Camerota libera” ,  si intitola: “Un dissenso per affermare la dignità e la coerenza”. Per il resto, ‘sulla trasparenza, sulla discontinuità, sulla condivisione ecc. ecc.’ abbiamo tentato prima di parlarne, di fare chiarezza. Ora si lascerà ad altri lo spazio di intervenire, con il compito di  specificare, commentare, quanto debbono.

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