Non Solo Pane si sdoppia, il tempio del foodporn cilentano apre a Casal Velino

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Non Solo Pane si sdoppia, il tempio del foodporn cilentano apre a Casal Velino

Quando cambi, quando conquisti, quando ti rendi conto che il passato è esperienza mentre il presente è scommessa, quando nel bel mezzo di una emergenza sanitaria mondiale (che ha tagliato le gambe a molti), ti reinventi e premi il piede sull’acceleratore anzichè farti travolgere dalla paura, dall’insicurezza. Quando il futuro non lo rincorri perchè ti volti e ti accorgi che è accanto a te. Devi solo allungare le braccia e toccarlo.

Quando posi le fiches che avevi puntato su te stesso. Le metti tutte sul bianco e giri la roulette. Il tappeto verde ti guarda. Ora gli altri ti temono. La ruota gira. Dagli occhiali con il vetro scuro, già sai che hai fatto la scelta giusta. Non per il risultato, nè tantomeno per gli aspetti legati alla concorrenza o cose simili. Quelli servono solo a farti crescere. ‘Non solo Pane’ vince e si sdoppia. A Vallo della Lucania il ‘vecchio’ che non passa mai di moda, funge come esempio per il ‘nuovo’, quello che giovedì 27 maggio apre le porte a Casal Velino. Lo accompagna all’inaugurazione, gli spiega le ali. 

Un locale non era più sufficiente. Lo ha chiesto il tempo che corre veloce. Lo hanno chiesto i cuori che dentro al primo ormai non c’entravo più tutti quanti assieme. Lo ha chiesto Angelo Iannuzzi, 30 anni, che di stare fermo proprio non ne vuole sapere. Conosce i rischi, conosce i sogni. Prova a mettersi sempre al centro e ad abbracciare l’equilibrio. 

I punti di forza restano pressoché invariati. Sarebbe un errore cambiare i pezzi del puzzle che, a vederlo incorniciato, ti mette una fame di cibo buono e cose nuove. Lo starter del menù è tra i più porn in circolazione: figliata fritta e maxi crocchè sono la coppia che non ti aspetti.

Le pizze, classiche o fantasiose, nascono tutte dal lavoro attento e dalla ricerca assidua di prodotti con un tasso qualitativo estremamente alto. C’è il Cilento, in ogni boccone, e c’è la competenza di chi, più che un lavoro, questo impiego l’ha scelto come missione. Quattro ‘esagerate’ si prendono la scena: la ‘Nerano’, la ‘Fior di crocchè’, la ‘Mortacchiosa’ e il ‘Futuro di Diavola’. Non mancano le insalate per chi, dopo, deve stare lontano dai dolci. 

La vera ciliegina non è frutta ma sushi che qui assume un nome diverso (SudShi) e un sapore particolare. A vederli mentre lo preparano, è scuola. Ad accompagnarli sotto al palato, è poesia. Cantina San Salvatore è il benvenuto migliore alla scelta dei vini. Le birre, dall’altro lato, esistono per ogni vizio, ogni ricordo. 

‘Non solo Pane’ è sguardi, è sorrisi, è tenere gli occhi chiusi mentre si ha il privilegio di assaporare magie. ‘Non solo Pane’ è viverlo da vicino, molto vicino, ma anche immaginare, guardare, ascoltare. La comunicazione è importante quanto la qualità e la gentilezza. Un piano social studiato e costante che ha permesso al brand – grazie al lavoro e alla consulenza del social media marketing Giuseppe Guzzo – di divenire un punto di riferimento del ‘foodporn’ dell’intera provincia. 

Oggi attraversare il territorio del Parco e sedersi in uno di quei tavoli che regalano gioie, è desiderio esaudibile. Farlo per davvero, è vivere un’esperienza di gusto, di territorio ma soprattutto d’amore. ‘Non Solo Pane’, in alto, vedrà presto apparire il numero 2. Si eleva al quadrato ma l’animo resta quello di sempre.

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Articolo redazionale a pagamento

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