Perché non è arrivato (a tutti) il messaggio IT-Alert del sistema di allarme pubblico e cosa fare dopo il test

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Perché non è arrivato (a tutti) il messaggio IT-Alert del sistema di allarme pubblico e cosa fare dopo il test

Tutti gli smartphone vibrano, emettono un suono strano e poi appare una notifica, quasi tutti. IT-Alert è il nuovo sistema di allerta nazionale della Protezione Civile che prevede l’invio di un messaggio di allarme in caso di emergenze. L’obiettivo è di avvisare tempestivamente la popolazione e i cittadini che si trovano nella stessa area in caso di pericolo. Il test è già iniziato in diverse regioni, ma sono stati riscontrati i primi problemi. In alcuni casi, infatti, la notifica non è arrivata, oppure lo smartphone non ha emesso alcun suono. È successo anche che l’allarme sia arrivato nella regione sbagliata. Come ha spiegato la Protezione Civile sul sito ufficiale, la fase di sperimentazione serve proprio a individuare gli errori e correggerli. Per le prossime settimane sono già programmati altri test, e entro il 2023 si prevede di coinvolgere tutte le regioni italiane.

Se la notifica è arrivata ma lo smartphone non ha suonato, la causa potrebbe essere l’impostazione del dispositivo, ad esempio se è in modalità silenziosa. Se il messaggio è arrivato con qualche minuto di ritardo, probabilmente si stava utilizzando la modalità aereo sul telefono, il dispositivo era spento o si era temporaneamente fuori dall’area interessata dal test e si è rientrati dopo poco. Se non è arrivata nessuna notifica, il problema potrebbe dipendere dalla versione del sistema operativo dello smartphone. Inoltre, se i dispositivi sono spenti, l’avviso di IT-Alert non verrà consegnato.

Quando la Protezione Civile individua un’area interessata da un’emergenza, soprattutto di tipo geologico come terremoti, maremoti, forti alluvioni o eruzioni vulcaniche, può decidere di inviare un messaggio di allerta a tutti i cittadini interessati. Sul portale IT-Alert vengono specificati gli eventi per cui sarà utilizzato. È quindi importante testare il sistema in modo che possa raggiungere ogni dispositivo in caso di emergenza.

La Protezione Civile ha invitato chiunque non abbia ricevuto il messaggio IT-Alert durante i test, pur trovandosi in un’area interessata, a segnalarlo compilando il questionario presente sul sito ufficiale. Questo aiuterà a migliorare il sistema. I test regionali, che sono in corso dal giugno 2023, servono proprio per verificare eventuali errori nell’invio o nella ricezione dei messaggi IT-Alert.

Durante il test di IT-Alert, gli utenti dovrebbero visualizzare sullo schermo il seguente messaggio: “AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo, ti avviserà in caso di grave emergenza. Per ulteriori informazioni, visita il sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Il messaggio compare sia in italiano sia in inglese, accompagnato da un segnale audio e una notifica con una suoneria specifica per questo servizio. Nel messaggio si chiede di compilare il questionario ufficiale per valutare i test.

La tecnologia utilizzata per i messaggi di IT-Alert è il cell-broadcast, che invia il messaggio a un gruppo di celle geograficamente vicine, all’interno di un’area delimitata interessata dall’emergenza. Questo sistema è robusto ma può essere la causa dei messaggi non consegnati.

I limiti di IT-Alert sono stati anticipati dagli sviluppatori stessi: “Uno dei problemi della tecnologia cell-broadcast utilizzata per inviare i messaggi IT-Alert è l’impossibilità di coprire perfettamente l’area interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi. Ciò significa che ci saranno dispositivi in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-Alert, mentre dispositivi in zone interessate potrebbero non riceverlo”. Durante i primi test, alcuni cittadini non hanno ricevuto il messaggio, mentre altri, non informati del test, si sono preoccupati per la notifica.

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