Roccadaspide, torna a casa la 65enne azzannata dal cane: 40 punti di sutura alla testa

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Roccadaspide, torna a casa la 65enne azzannata dal cane: 40 punti di sutura alla testa

Una pensionata di 65 anni di Roccadaspide è tornata a casa ieri dopo essere stata aggredita dal suo pastore tedesco davanti alla sua abitazione. Fortunatamente, la donna è fuori pericolo, anche se ha riportato diverse lesioni al cuoio capelluto, richiedendo oltre 40 punti di sutura. Nonostante le ferite non siano state mortali, la donna dovrà tornare a controllo nei prossimi giorni per verificare eventuali complicanze o infezioni.

Ciò che ha sollevato interrogativi e polemiche è stato il trasferimento della paziente all’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli, distante 40 minuti da Roccadaspide, anziché al più vicino ospedale di Roccadaspide stesso, a pochi metri dal luogo dell’aggressione. Molti in città si sono chiesti il motivo di questa scelta, considerando che la donna non era in condizioni critiche e che il nosocomio locale non aveva altri interventi impegnativi al momento dell’aggressione.

Il fatto che la donna sia stata portata a Eboli ha sollevato dubbi sulla gestione dell’incidente e ha generato un vero e proprio mistero. Al momento dell’aggressione, non c’erano altre emergenze mediche che giustificassero il trasferimento della paziente in un ospedale così distante. L’ospedale di Roccadaspide è stato anche recentemente elogiato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per la sua qualità e professionalità.

Intanto, il pastore tedesco sarà sottoposto ad analisi veterinaria per escludere la presenza di eventuali virus che potrebbero aver influenzato il suo comportamento aggressivo. Questo episodio ha suscitato grande preoccupazione nella zona, soprattutto alla luce di un recente incidente in cui un bambino di 13 mesi è morto a causa delle ferite inflitte da due pitbull a Campolongo, lungo la litoranea di Eboli. Questi eventi hanno portato all’accentuazione delle polemiche sulla gestione dei cani di grossa taglia e hanno spinto molti sindaci e politici a chiedere misure più stringenti sull’uso delle museruole e dei guinzagli, nonché sull’obbligo di acquisire un patentino prima di acquistare un cane di grossa taglia.

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