L’Asl è in ginocchio, a settembre pignoramenti per 20 milioni di euro

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L’Asl è in ginocchio, a settembre pignoramenti per 20 milioni di euro

"È stato proprio il commissario dell’Asl a confermarci, lunedì sera, che l’Azienda ha subìto nel solo mese di settembre pignoramenti per venti milioni di euro e che in cassa, attualmente, non dispone di un euro. A questo punto ci chiediamo che garanzie ci sono per i lavoratori, visto che la mission del commissario era quella di normalizzare la spesa, cosa che da marzo non è mai stata avviata». E’ quanto afferma Arturo Sessa, segretario provinciale della Cgil, dopo un incontro con il commissario straordinario De Angelis. Il confronto era stato programmato per discutere della normalizzazione del trattamento economico dei dipendenti delle ex tre Aziende sanitarie salernitane e per accelerare la pianificazione di un programma di razionalizzazione della spesa della sanità pubblica.

Pare che ci saranno seri problemi per i pagamenti delle spettanze di fine mese, se l’azienda non riuscirà in extremis a racimolare i soldi necessari.

Sabato mattina il comparto della sanità pubblica e i lavoratori delle strutture private accreditate consegneranno al segretario generale della Cgil Epifani un documento esplicativo della difficile situazione.

Intanto il governatore Bassolino ha scritto al premier Silvio Berlusconi una lettera, esplicitando la richiesta «di poter evitare le disposizioni sul contenimento della spesa sanitaria al fine di consentire la stabilizzazione delle migliaia di precari, necessari a garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini».

L’assemblea di lunedì scorso è saltata. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil hanno "marcato stretto" l’ufficio di De Angelis ed hanno così ottenuto un breve incontro.

Sessa riferisce: "Avendo evaso l’impegno di presiedere all’assemblea di lunedì sera, abbiamo chiesto al commissario straordinario dell’Asl di prendere ufficialmente un nuovo impegno con noi. Ci rivedremo tra due settimane ed in quella occasione porremo sul tavolo tutti i problemi esistenti. Considerata la pessima gestione delle relazioni sindacali e l’incapacità di governance dell’azienda, come Cgil riteniamo che in caso di mancanza di una netta inversione di marcia, questo commissariato debba passare la mano a tecnici competenti e di provata esperienza gestionale ".

Alle dure accuse del sindacato, il subcommissario Walter Di Munzio risponde ammettendo che "la situazione è assolutamente drammatica. Il buco di venti milioni di euro è stato maturato solo nel corso delle ultime due settimane, stiamo davvero facendo i salti mortali". Ma, in parte, difende il commissario De Angelis: "Vorrei far notare a tutti che lo scorso mese avevamo maturato già cinquanta milioni di pignoramenti e la situazione era diventata difficilissima. La cosa si sta ripresentando anche per questo mese ed è solo grazie all’impegno e alla dedizione del commissario De Angelis se riusciremo anche per le prossime settimane a pagare gli stipendi ai lavoratori. In questa situazione abbiamo la necessità di collaborare tutti insieme e di evitare di tirare troppo la corda. Giuste sono le rivendicazioni, la gran parte delle quali trovano la nostra considerazione. Ma bisogna anche considerare che questo commissariato deve garantire i livelli essenziali di assistenza alla popolazione».

Il subcommissario conferma l’incontro di venerdì per avviare una programmazione più razionale della spesa sanitaria locale: "C’è tutta la nostra disponibilità a farlo".

Intanto il rischio di una gravissima paralisi del settore sanitario è sempre più una minacciosa possibilità.

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