Alla scoperta del Cilento… Amalafede, “borgo di buona speranza”

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Alla scoperta del Cilento… Amalafede, “borgo di buona speranza”

Venendo da Stella Cilento e oltrepassate le frazioni di Guarrazzano e San Giovanni, rannicchiato si scorge un gruppo di case: è Amalafede.

Tanti sono i piccoli borghi del Cilento Antico e di sicuro Amalafede è uno di loro.

Incerte sono le origini della sua fondazione ma a parere di molti pare sia sorto in seguito allo spopolamento di alcuni paesi limitrofi, causato probabilmente da una epidemia di peste.

Per altri, Amalafede fu il luogo ove si rifugiarono gli scampati della leggendaria Torricelle, borgo che nelle vicinanze sorgeva un tempo.

Nell’uno e nell’altro caso, proprio nell’auspicio di aver trovato un luogo sicuro, lontano dal triste passato, il posto venne originariamente identificato come Bonafida, in segno di buona speranza….

Ben documentata è in tal senso l’evoluzione del nome: Bonafides e Bonafide, successivamente volgarizzato in Malafede, per giungere all’odierno Amalafede. Sono questi alcuni degli appellativi dati all’abitato nel corso della storia.

Vicoletti, stradine e una piccola piazza, sui cui si aprono antichi portali, formano il tessuto urbanistico del villaggio.

La chiesetta di Santa Maria Maddalena, da tempi lontani costituisce il fulcro spirituale della vita religiosa degli abitanti di questo piccolo casale.

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