Escursionismo turistico nel Cilento: Palinuro e Marina di Camerota (fotoreport)

| di
Escursionismo turistico nel Cilento: Palinuro e Marina di Camerota (fotoreport)

Con l’arrivo della primavera, per chi decide di mettersi in movimento e dilettarsi in qualche attività fisica e rigenerante, il Cilento offre la possibilità di scoprire sensazioni lasciate un po’ nel dimenticatoio con l’escursionismo turistico, una realtà che prova già da tempo e con un po’ di fatica a venire a galla, anche con dei corsi accessibili a chiunque abbia un minimo di volontà ad abbandonare la routine giornaliera per riscoprire l’essenza che riporta ogni essere umano alla natura di cui fa parte.

È risaputo della ricchezza del Cilento e delle bellezze che offre agli occhi dei cercatori.

In questo caso esploreremo il basso Cilento, già lembo della storica Lucania, a percorrere dei sentieri panoramici che ci ricordano senz’altro la grande storia di cui hanno fatto parte.

PALINURO
Arrivando in località Porto, poco prima dell’inizio della banchina, ha inizio il sentiero (n.801 e CM 196) [foto 1] che, inerpicandosi per il promontorio di Capo Palinuro [foto 2-3], porta a visitare le diverse fortificazioni di periodo napoleonico e vicereale [foto 4], oltre alla full-immersion in un habitat fuso col mare [foto 5].

PALINURO/MARINA DI CAMEROTA
Spostandoci in località Mingardo, appena superato il ponte dell’omonimo fiume, in direzione di Marina di Camerota, sulla sinistra inizia il sentiero di San Cono (TPC – CM 193), un magnifico tracciato che, allontanandosi gradualmente dalla costa, si inoltra nel primordiale bosco di Pinus halepensis [foto 5a], una folta pineta che ombreggia il percorso dalla parte iniziale, il quale si affaccia sulla foce del Mingardo (con la famosa inquadratura sullo Scoglio di Mingardo e più in là Il Coniglio, l’isolotto a largo della baia del Buon Dormire) [foto 6-7-8-9]. Si passa, poi, per il “Iazzo” di S. Cono (S. Iconio) e i ruderi di un Cenobio Basiliano [foto 11], fino a raggiungere la cima che sovrasta Marina di Camerota, dove si trova una splendida cappella isolata sul colle, la chiesetta di S.Antonio [foto12-13].

PALINURO, MOLPA
Ritornando verso Palinuro, località Piana, tra la foce del fiume Mingardo e del Lambro si erge la Molpa, un colle alto appena 140 metri sul quale, in cima, si trovano i ruderi del castello e dell’insediamento fondato tra il XII e V secolo a.C.[foto 14]. Il sentiero, di 700 m. circa e non particolarmente impegnativo, ripaga i sensi appena giunti a destinazione con una visuale ampia e una splendida affacciata a picco sul mare, dove la falesia è attrezzata anche per l’arrampicata sportiva [foto 15-16-17-18-19-20-21].

MARINA DI CAMEROTA
Infine, grazie alla mappatura della guida AIGAE Nando Ramondo, cito l’ultimo percorso: una mulattiera che ripercorre quello che doveva essere il collegamento tra Torre Fenosa (50 m. s.l.m.) e Torre Mozza (100 m. s.l.m.), facilmente raggiungibile dalla SS 562. Il sentiero segue la costa distendendosi  su costoni rocciosi e magnifici punti panoramici da dove qualsiasi foto non può che venire bene [foto 22-23-24].

Consigliati per te

©Riproduzione riservata