Cicerale, incendio Eripress:«Non c’è allarme ambientale»

Dopo la direttiva dell’Asl in cui si comunicava il pericolo di inquinamento ambientale per la possibile presenza di diossina, arrivano i risultati dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale sui prelievi effettuati. «Gli inquinamenti ambientali misurati sono nei limiti di accettabilità del rischio», si legge nella nota.

Dunque, ad un mese dall’incendio della Eripress, è stato scongiurato il pericolo di un disastro ecologico ed economico e possono tirare un respiro di sollievo i cittadini dei cinque comuni coinvolti nell’incendio della fabbrica dove si producevano stampi di plastica.

I primi cittadini di Cicerale, Giungano, Agropoli, Capaccio ed Ogliastro, appena ricevuta la comunicazione ufficiale dell’Asl, hanno revocato l’ordinanza di divieto di raccolta dell’acqua e dei prodotti dell’orto. Con molta probabilità, la situazione meteo delle scorse settimane ha contribuito all’abbattimento delle polveri ‘inquinate’ ma non ha comunque permesso la raccolta delle colture che in questo mese hanno terminato il loro ciclo.

Unica preoccupazione, ora, è il futuro lavorativo dei 60 dipendenti della Eripress. «Con la comunicazione dei dati – dichiara Carpinelli, sindaco di Cicerale – abbiamo acquisito una tranquillità che ci dà la possibilità di concentrarci sulla situazione lavorativa degli operai dell’azienda. Insieme ai sindaci di Agropoli, Giungano, Ogliastro e Monteforte stiamo colloquiando con la proprietà mettendo a disposizione quanto possibile. Il sindaco di Agropoli -continua Carpinelli – ha offerto un capannone dove, eventualmente, poter operare in attesa che lo stabilimento possa riaprire».

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