Maxi truffa all’Inps: 25 indagati per associazione a delinquere

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Maxi truffa all’Inps: 25 indagati per associazione a delinquere

Un sistema collaudato, studiato nei minimi dettagli ed esteso su tutta la piana del Sele. Al centro Capaccio, che fungeva da base, e poi tutti i comuni limitrofi collegati grazie a diverse persone, finite poi nel calderone delle indagini e accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al falso ideologico in atto pubblico. Venticinque in tutto le persone che negli ultimi giorni di questa settimana si sono visti recapitare gli avvisi di conclusione delle indagini da parte della procura di Salerno. Una maxi truffa ai danni dell’Inps con presunte assunzioni fittizie da parte di alcune ditte con la sede ubicata alle porte del Cilento. Le indagini, che vanno dal 2006 al 2010, sono state condotte dal pm Vincenzo Montemurro e dal sostituto procuratore Guglielmo Valenti. Nei guai sono finiti i titolari di sette aziende di Eboli e due di Pontecagnano Faiano, contestate in tutto 797 assunzioni fittizie per un danno complessivo all’istituto previdenziale di circa 970 mila euro. Secondo indiscrezioni, chi indaga avrebbe accertato che alcune ditte avrebbero assunto braccianti agricoli senza nemmeno essere proprietarie di terreni al fine di intascare contributi, soldi della disoccupazione, indennità per la maternità e per le malattie. Tutti gli indagati sono difesi dallo stesso legale, tranne uno. Ora si aspetta l’udienza preliminare nella quale il gup dovrà decidere se aprire un processo a carico degli indagati o optare per il ‘non luogo a procedere’.

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