Pollica, indagati assessori di Vassallo: c’è anche Pisani

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Pollica, indagati assessori di Vassallo: c’è anche Pisani

E’ indagato anche l’attuale sindaco di Pollica, Stefano Pisani, nell’inchiesta partita nel 2007 quando il primo cittadino era ancora Angelo Vassallo. Tutto è partito da una denuncia anonima ai carabinieri e al tribunale di Vallo della Lucania. Pisani, allora vicesindaco, è stato ascoltato dal procuratore del tribunale di Vallo della Lucania Giancarlo Grippo. L’attuale sindaco è indagato per abuso d’ufficio e peculato e dinanzi al Gip ha preferito non rispondere alle domande. Con gli stessi capi d’imputazione risultano indagati il commissario ad acta Barbara Pisacane, gli assessori della giunta comunale dell’epoca (Carlo Maffongelli, Gennaro Schiavo e Dario Mottula) e il presidente del circolo Lazzarulo, Ludovico Visone.

Il fatto Al centro dell’inchiesta ci sarebbe il circolo Lazzarulo fondato nel 2007. A pochi giorni dalla costituzione, secondo chi indaga, il sodalizio con a capo l’avvocato Visone chiede una concessione demaniale marittima e precisamente un’area a terra e a mare per le attività statutarie (scuola vela e diportismo nautico). Il 19 maggio dello stesso hanno si riunisce la giunta municipale di Pollica. Vassallo si assenta al momento del voto. Al tavolo sono seduti Pisani, che riveste il ruolo di relatore, Maffongelli, Schiavo e Mottula. La giunta rinuncia alla concessione demaniale in favore del circolo. Nel maggio dell’anno successivo la Regione rigetta la concessione. La motivazione è la seguente: l’istanza non rientrava tra le fattispecie eccezionale e l’area richiesta dal circolo si sovrapponeva a quella utilizzata dal cantiere nautico Schiavone, che si sovrapponeva anche all’area già in concessione al Comune di Pollica e che era in corso la delimitazione e regolamentazione delle aree dell’intera struttura portuale.

La denuncia A quel punto il circolo ha fatto ricorso alla giustizia amministrativa. Il Tar di Salerno accoglie il ricorso e nomina un commissario ad acta, Barbara Pisacane, funzionaria in servizio all’autorità portuale di Salerno, che con atto del 6 agosto 2009 concede al circolo 2486 metri quadri nel porto di Acciaroli. La Regione Campania non ci sta, si oppone al Tar, ma il reclamo viene dichiarato inammisibile. Nel 2010 l’opposizione di terzo presentata dal cantiere Schiavone, che si ritiene danneggiato dal provvedimento del commissario ad acta, viene accolta dal Consiglio di Stato. Il circolo Lazzarulo non si arrende e propone ricorso per revocazione contro tale provvedimento con ricorso incidentale contro la concessione rilasciata a suo tempo dalla Regione al cantiere Schiavone. Ma il Tar dichiara improcedibili i ricorsi. Ora è in corso il giudizio di appello al Consiglio di Stato proposto dalla Regione. Mentre una denuncia anonima ha dato il via all’inchiesta giudiziaria.

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