Nuove regolamentazioni, prodotti campani sulle tavole delle strutture ricettive

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Nuove regolamentazioni, prodotti campani sulle tavole delle strutture ricettive

La legge regionale sull’agriturismo è del 2008 ma il regolamento entra in vigore oggi: partono controlli e multe per chi non le rispetterà. Alla base ci dovrà essere la qualità dei servizi e la promozione dei prodotti locali. Per chi sarà in grado di assicurare prodotti al 100 per cento campani, l’iscrizione in un’apposita guida Gold che la Regione si impegna a promuovere su scala nazionale e internazionale. Ma anche risorse importanti per il rinnovamento, l’adeguamento e la riqualificazione delle strutture ricettive. Un vero e proprio “patto” per la qualità tra la Regione e le 772 aziende campane. La provincia che ne conta di più è quella di Salerno (molte anche in Costiera amalfitana e nel Cilento) seguita da Benevento, Caserta, Avellino e infine Napoli.
“Occorre che le imprese rappresentino con maggiore forza l’enorme potenzialità del nostro sistema agroalimentare, con preferenza per i prodotti tipici e tradizionali e per quelli a marchio Dop, Igp, Igt, Doc e Docg” ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Nappi.
Sulle tavole degli agriturismi almeno l’85 per cento dei prodotti dovrà essere made in Campania. Il ricorso a prodotti extraregionali non potrà superare la soglia del 15 per cento. Bando quindi a formaggi made in Svizzera, a vini francesi, e a prodotti che arrivano dall’Oltralpe. Facendo fede al termine “agriturismo”, ciò che si mangia dovrebbe essere frutto dell’attività dell’azienda, o quanto meno, di lavorazioni locali in modo da far assaporare sapori che appartengono alla tradizione.
Stando ai numeri, nell’arco temporale compreso tra il 1999 e il 2009, il giro d’affari del settore agrituristico è cresciuto del 128%, a fronte di un incremento complessivo delle aziende attive pari al 53%. I turisti che nel 2009 hanno scelto le mete agricole sono stati circa 14 milioni, tra italiani e stranieri. Di questi, i tre quarti sono enoturisti sulle Strade e nelle Città del vino e visitatori di sagre e feste di paese, mentre circa 4 milioni sono gli ospiti delle aziende agrituristiche. “Nel giro di poche settimane – spiega l’assessore Nappi – emaneremo un bando da 20 milioni”.
Per gli imprenditori che investono, i primi 50mila euro li mette la Regione Campania. Per investimenti superiori, il contributo regionale andrà a coprire percentuali significative: fino al 75 per cento per investimenti da 200mila euro, fino al 60 per cento per investimenti fino al mezzo milione. Il contributo massimo per ogni azienda è stato fissato a 500mila euro.
A fronte di questi incentivi, la Regione "pretende" servizi di qualità e assicura controlli rigorosi. Le verifiche ordinarie sono affidate a Comuni, Province e Asl, ma alla stessa Regione, qualora ce ne fosse bisogno, ha potere di intervento sostitutivo. Dai primi di febbraio sarà operativo il numero verde 800881017 per fornire informazioni sulle strutture agrituristiche. Ma anche per raccogliere segnalazioni da parte della clientela.

Fonte: ecocostiera.it

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