Domenica all’oasi dell’Alento, favola animata per bimbi e laboratorio di pittura

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Domenica all’oasi dell’Alento, favola animata per bimbi e laboratorio di pittura

Proseguono gli appuntamenti delle domeniche di aprile nell’oasi del fiume Alento. Dopodomani (25 aprile) il complesso attrezzato e il grande lago saranno, infatti, aperti al pubblico dalle ore 10 alle 19.
Per l’occasione ci sono in serbo nuove proposte sia per i bambini che per gli adulti. Ai più piccini è dedicata la favola animata “Biancaneve e i sette nani”, che è compresa nel costo di accesso all’area ed è in programma dalle ore 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18. Gli adulti avranno, invece, la possibilità di scoprire o valorizzare il proprio estro creativo grazie al laboratorio di pittura su tessuti che avrà inizio alle ore 16.
I visitatori potranno scegliere, inoltre, tra gite in battello, visite guidate alla diga e ai cunicoli di ispezione, birdwatching, passeggiate in mountain bike o a piedi nel vasto parco animato da giochi di acqua. Per chi volesse mettersi alla prova quale novello Gugliemo Tell c’è anche un campo di tiro con l’arco munito di sagome tridimensionali.
Invitano a un’immersione nella natura il percorso di 7 chilometri che costeggia l’invaso sia i 9 chilometri di sentieri che collegano la diga di Piano della Rocca ai 7 laghetti che si estendono fino a Omignano Scalo. Per il pranzo, inoltre, è possibile usufruire delle aree pic-nic che sono provviste di barbecue, oppure del servizio ristorante che è specializzato in piatti tipici e del punto ristoro bar.

L’oasi del fiume Alento si sviluppa su un’area di circa 3mila ettari, lungo il percorso del fiume Alento e dei suoi affluenti. Ha il fascino di un variegato paesaggio, tra macchia mediterranea, praterie, bosco misto di latifoglie e foreste a galleria lungo le sponde del fiume, ma anche zone umide ricoperte di canneti e aree coltivate a olivo, vite, frutteti. In questo paradiso trovano rifugio alcune specie a rischio di estinzione come la lontra, la tartaruga palustre, l’occhione e la ghiandaia marina.
Il bellissimo lago si estende per 4 chilometri, mentre a valle della diga l’acqua alimenta altri 7 laghetti che formano una vasta zona umida di richiamo per gli uccelli acquatici. Capanni per il birdwatching, collocati in prossimità di tutti gli stagni e laghetti, consentono di osservare aironi, folaghe, martin pescatori e anatre tuffatrici che pescano nell’acqua è più profonda.

La diga in località Piano della Rocca a Prignano Cilento è uno sbarramento in terra alto 43 metri e lungo 600. La profondità dell’invaso va invece da 20 a 45 metri. Oggi rappresenta un polo idrico di importanza strategica per i Comuni circostanti: il maestoso impianto ingloba infatti 30 milioni di metri cubi di acqua che viene utilizzata per scopi irrigui, idropotabili, industriali, idroelettrici.
Questo polo tecnologico e naturalistico è una delle poche opere di ingegneria idraulica in Italia che si occupano di turismo ambientale e sostenibile. Tutto il complesso è stato progettato e realizzato per lo sfruttamento plurimo delle acque, con un complesso di strutture e organismi che fanno sistema e coprono vari settori (produzione acqua, energia, sistemi di telecontrollo e monitoraggio, centro di analisi acque, potabilizzatore e centrali idrolettriche), che lo rende un esempio unico per il Mezzogiorno.

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