Campania, De Luca fa il pieno: l’hanno votato 2 su 3

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Campania, De Luca fa il pieno: l’hanno votato 2 su 3

La Campania sarà guidata da Vincenzo De Luca anche nei prossimi cinque anni. Il governatore-sceriffo, che durante il lockdown minacciava l’irruzione dei carabinieri armati di lanciafiamme nelle feste di laurea, ha stravinto come da pronostico la ‘bella’ che lo vedeva opposto per la terza volta in dieci anni al candidato del centrodestra, l’ex ministro del governo Berlusconi e a sua volta ex governatore della Campania, Stefano Caldoro. Nel 2010 si affermò Caldoro; nel 2015 De Luca pareggiò i conti di misura.
Oggi la netta affermazione del governatore uscente che porta la sfida sul 2-1. Netto il divario stando alle prime proiezioni: De Luca si attesta attorno al 67% mentre il suo rivale di centrodestra si ferma al 20%. Se le proiezioni dovessero essere confermate, De Luca avrebbe intercettato i due terzi dei consensi prosciugando di voti soprattutto il bacino del centrodestra dove non sfonda la Lega (6%). Molto buono il risultato della lista del presidente che si gioca il primato delle preferenze col Pd con una stima intorno al 17%.
Un successo ampiamente annunciato alla vigilia, anche nei numeri. Eppure non così scontato soltanto sei mesi fa quando la candidatura dell’ex sindaco di Salerno era messa in dubbio dall’accordo nazionale di governo tra il Pd e i Cinquestelle che per la Campania chiedevano discontinuità caldeggiando la candidatura del ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

De Luca ha avuto il merito di tenere duro anche quando la sua candidatura era messa in forse anche all’interno del suo partito, il Pd, e il consenso dei grillini sembrava indispensabile per una sua affermazione contro un centrodestra trascinato dalle frequenti visite di Salvini in Campania.
Schermaglie e tatticismi spazzati via dal sopraggiungere del Covid che ha innalzato la popolarità di De Luca. Il rinvio del voto ha fatto il resto.
Il governatore ha trattato la pandemia col piglio che ne aveva fatto uno dei sindaci più votati d’Italia, distinguendosi per una serie di delibere spesso anche più restrittive di quelle emanate dal governo. E nei giorni della paura più profonda il suo decisionismo ha conquistato anche tanti elettori che non si riconoscono nel suo schieramento e che al momento del voto gli hanno dato fiducia. Ma non solo. A una gestione energica dell’emergenza, il governatore campano ha unito una efficace comunicazione che ne ha fatto in breve tempo un personaggio social tra i più seguiti guadagnando anche consensi glamour come quello della ‘Venere Nera’ Naomi Campbell che sul suo profilo Instagram – nei giorni del Covid – postava gli appelli alla prudenza di De Luca sotto lo slogan ‘Ascolta America, ascolta’.

Nel giro di qualche settimana i meme con gli slogan anti Covid più riusciti di De Luca hanno invaso i telefonini degli italiani. E l’appuntamento sulla sua pagina Facebook del venerdì, con i cittadini chiusi in casa durante la quarantena, è stato per settimane un riferimento. La gente chiedeva di essere rassicurata: De Luca lo ha fatto.

Davanti all’ascesa del governatore, la sfida elettorale è sembrata sin dall’inizio della campagna elettorale una mera formalità. Ancor di più dopo che il centrodestra ha tentennato a lungo prima di puntare le sue fiches su Stefano Caldoro, finito per mesi in naftalina, e indebolito dai dubbi avanzati dalla Lega. Chiude il podio la candidata dei Cinque Stelle Valeria Ciarambino, accreditata dalle proiezioni di un 10%. Anche lei in calo rispetto ai consensi acquisiti cinque anni fa.

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