L’universo infinito e il mare di Licosa, un astrofisico e un biologo marino a confronto

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L’universo infinito e il mare di Licosa, un astrofisico e un biologo marino a confronto

È stato un confronto a due voci sull’universo infinito e le meraviglie subacquee del mare di Punta Licosa, allietato dall’arte del cantautore napoletano Pino De Maio, quello che si è svolto il 2 luglio nello scenario dell’Hermitage a San Marco di Castellabate.

L’appuntamento, che costituisce un omaggio alla municipalità cilentana, tra scienza e musica, titolato: “L’universo è infinito: ma a Licosa “il cor non si spaura… e il naufragar m’è dolce in questo mare”. Padrona di casa e organizzatrice, la prof.ssa Maria Rossana Tata, neurologa della seconda Università di Napoli le cui origini sono proprio a Castellabate.

L’evento è stato contrassegnato da due letture magistrali, affidate rispettivamente all’astrofisico Massimo Capaccioli, ordinario dell’Università di Napoli, che ha dissertato sull’universo e sulle stelle, e al biologo marino Gianni Russo, professore dell’Ateneo di Napoli, che ha deliziato i presenti con alcune splendide foto dei fondali di Licosa. A far vibrare le corde del cuore sè stato invece il cantautore Pino de Maio con un recital napoletano.

Gli ospiti d’onore non sono mancati: il procuratore capo della repubblica a Napoli, Giandomenico Lepore, e Maria Falcone, sorella del giudice assassinato, assieme a diversi esponenti della magistratura italiana. A fare gli onori di casa, il sindaco di Castellabate Costabile Maurano, l’assessore alla cultura Paola Piccirillo e il presidente del Parco nazionale Amilcare Troiano.

Sono intervenuti anche diversi intellettuali, professionisti e uomini di scienza che sono originari di Castellabate o amano questa terra che hanno scelto come loro “buen retiro”. Si ricordano, tra gli altri, la senatrice Gabriella Pagano, il rettore della seconda Università di Napoli, Francesco Rossi, l’avvocato Patrizia Cardinale Miranda di Milano, il ginecologo Alfredo Izzo, ordinario presso la seconda Università di Napoli, nonché diversi neurologi provenienti da Palermo e da Milano.

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