Cilento, impianto abusivo demolizione veicoli: 50enne nei guai

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Cilento, impianto abusivo demolizione veicoli: 50enne nei guai

di Luigi Martino

Su disposizione della Procura di Vallo della Lucania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza che dispone il divieto di dimora nel Comune di Casal Velino nei confronti di un pregiudicato, indagato per ricettazione e gravi violazioni alla normativa ambientale.

Il cinquantenne di Castelnuovo Cilento era già noto alle Fiamme Gialle, che nel 2019 lo avevano scoperto a gestire un impianto abusivo di demolizione di autoveicoli, in prossimità dell’uscita “Vallo Scalo” della S.S. 18, in totale assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative.

In quell’occasione, i militari avevano denunciato alla Procura vallese la presenza di numerose carcasse di auto, pneumatici, portelloni e parti di motori abbandonati sul terreno, sottoponendo a sequestro l’intera area. All’uomo fu contestato, tra gli altri, il reato di ricettazione, dal momento che le targhe esaminate avevano formato oggetto di denuncia di smarrimento, oppure risultavano riconducibili a veicoli rimasti in circolazione anche dopo la consegna dei proprietari per la rottamazione, in realtà mai avvenuta.

Più di recente, era stata accordata la temporanea rimozione dei sigilli, al solo scopo di consentire lo smaltimento dei materiali rimasti in stato di abbandono, tra i quali pure rifiuti pericolosi che, se dispersi, sarebbero risultati altamente inquinanti.

A distanza di appena un mese dal ripristino dei luoghi, i Finanzieri della Tenenza di Vallo della Lucania sono tornati sul posto per un controllo, unitamente a personale del Nucleo di Polizia Ambientale di questa Procura della Repubblica e del Settore Ambiente della Provincia di Salerno. Sono state così rinvenute ulteriori autovetture, alcune ancora targate, e tutta una serie di rottami derivanti dall’autodemolizione, ammassati in quella che era nuovamente diventata, a tutti gli effetti, una discarica a cielo aperto.

Ancora una volta, era lì presente l’indagato, il quale – incurante dei vincoli cautelari apposti – aveva ripreso indisturbatamente l’attività irregolare oggetto della precedente denuncia». Tenuto conto del carattere recidivo delle condotte illecite, reiterate nel tempo e, per di più, in violazione di un provvedimento giudiziario, il G.I.P. del Tribunale alla sede, accogliendo la richiesta del P.M. procedente, ha ora emesso un’ordinanza con la quale ha applicato al responsabile la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Casal Velino.

Restano ferme le accuse di ricettazione ed esercizio abusivo dell’attività di autodemolizione formulate nei suoi confronti, in ordine alle quali rischia una condanna fino a 8 anni di reclusione e la multa fino a 10.000 euro.

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