Disperso in Cilento, la mamma: «Ha lasciato una mappa sul pc»

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Disperso in Cilento, la mamma: «Ha lasciato una mappa sul pc»

«Prima di partire mio figlio ha lasciato un piano, però io non so se lui ha utilizzato quel piano oppure ha cambiato idea». Delphine Godard, madre dell’escursionista francese 27enne Simon Gautier, disperso in Cilento, è provata quando, insieme al sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato, attende il Console francese per partecipare ad un incontro operativo nelle sale del distaccamento dei vigili del fuoco di Policastro. E’ nel Cilento da mercoledì scorso. E’ stata avvisata in ritardo della scomparsa di suo figlio ed è stata la prima ad alzare la voce sull’arrivo in ritardo dell’elicottero, 28 ore dopo l’allarme lanciato da una telefonata del figlio. «Ho sentito Simon per l’ultima volta martedì. E’ stata una chiacchierata normale perchè non avevo logicamente messo in conto che da lì a qualche giorno sarebbe successo tutto questo – dice -. Però dopo di me ci sono altri amici che ci hanno parlato». Poi un appello ai volontari che stanno raggiungendo la zona per aiutare le forze dell’ordine e di polizia nelle ricerche: «Coordinatevi con la sala operativa e non avventuratevi all’impazzata lungo sentieri che non conoscete. E’ una zona molto pericolosa e c’è bisogno di professionisti per raggiungere quei posti».

Delphine ha la forza di preoccuparsi degli altri, di chi in questo momento ha necessità di raggiungere Simon, ovunque esso si trovi. E si fa coccolare dagli amici che non ci hanno pensato due volte e, in volo, hanno attraversato quasi tutta l’Italia. «Ringrazio davvero tutti di cuore». E, poi, qualche ora dopo, all’emittente francese Bfm Tv, svela: «L’inchiesta non era mai arrivata a questo punto. Ci sono tre testimoni che avrebbero visto Simon in spiaggia, forse un’ora prima di perdersi. Potrebbe essere una svolta. Ora il campo delle ricerche si restringe. Bisogna concentrarsi su due sentieri, forse tre». Dopo i microfoni dei giornalisti, ad aspettarla ci sono gli inquirenti. Insieme a loro spulcia i file nel computer del figlio. Ci sono mappe e sentieri nelle cartelle rinominate ‘Viaggio nel Cilento’. E poi le foto dei suoi disegni.

Delphine ha raggiunto la provincia sud di Salerno insieme ad Olivier, suo compagno. Nella giornata di ieri anche lui ha cercato Simon. E’ partito dalla spiaggia dei Francesi, manco a farlo apposta, e poi è andato su percorrendo il vallone del Marcellino fino ad arrivare a baia Infreschi. «Si stava arrampicando su una parete, ha mollato la presa ed è finito giù. E’ ferito alla gambe oppure se l’è fratturate. Io prego e cerco». Sono le uniche parole di Olivier che, in compagnia di una guida escursionistica del posto, continua ininterrottamente a passeggiare. Torna a Policastro per dormire qualche ora e ricaricare le borracce d’acqua. Poi imbocca il sentiero della Molara e perlustra dirupi e pendii scoscesi. «Non possiamo perdere le speranze, c’è troppa gente che lo vuole bene. E’ qui, lo so».

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