Breve commento alla prima serata del Festival di Sanremo

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Breve commento alla prima serata del Festival di Sanremo

La prima serata della discussa sessantunesima edizione del Festival di Sanremo si è rivelata spudoratamente maschilista. Con la Direzione artistica di Gianmarco Mazzi, le due Iene, Paolo e Luca, hanno accompagnato, con intelligenza e briosità, il conduttore Gianni Morandi, con spaccati comici tra satira social-politica ed ironia sulle due figure femminili “protagoniste”, Belen e Canalis, da loro  definite “patate bollite”, data l’inconsistenza! Due belle donne, fasciate in stupendi abiti, ma con nulla di eccezionale nemmeno come fascino estetico, molte altre donne, sia nello spettacolo che per strada, mostrano superiore fascino con sguardi da occhi particolari, sorrisi più armoniosi, fascini più sottili! Sempre accompagnate, hanno mostrato che alle donne si chiede troppo spesso solo bella presenza fisica e sensualità, non una frase intelligente, non una battuta con senso, nulla di nulla. Eppure ne abbiamo di donne dello spettacolo meritevoli, comiche, satiriche, umoristiche! Grande mediocrità, per essere benevoli, anche nei loro balli. Il ballerino argentino ha naturalmente voluto presentare, dopo quello con Belen, anche il tango realizzato con la sua ballerina: tutt’altra cosa! Per concludere questo Festival all’insegna del maschilismo, la giuria demoscopica dei trecento, ha scartato due cantanti donne che si erano impegnate su argomenti non banali: Anna Oxa ed Anna Tatangelo!!  L’attesa scenografia di Castelli, moderna, spaziale, tra giochi di linee e colori, risultava tuttavia fredda, facendo rimpiangere le composizioni dei famosi fiori di Sanremo, relegati invece solo nella Sala Stampa, con i primi rami di pesco fioriti! Tra le stelle cadenti della scenografia, un’apertura di un decadente romanticismo crepuscolare, alla luce di un’argentea luna, ha mostrato Antonella Clerici con la sua bimba, con un patetico”discorsetto” per poi passare la staffetta a Morandi!  Particolarmente belle le interpretazioni “Chiamami ancora amore” di Vecchioni e “L’Alieno”di Luca Madonia e Franco Battiato. Deludente Giusy Ferreri, che ha avuto più l’ occasione per mostrare delle nudità che la sua bella voce dal caratteristico timbro, con frasi tenute su una sola nota, con una canzone non a lei appropriata. Albano si è sperimentato in una canzone dal tema impegnato. Oggi in gara i giovani che saranno classificati dai televoti molto poco controllabili. Il Festival della Canzone è sempre un evento atteso, uno sguardo alla canzone italiana ed uno spettacolo di varietà, che sono anche un rispecchio del costume della società nella quale viviamo: le donne sono tornate a fare tappezzeria colorata?

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