Giovanissima, classe 1990, Erica Mou, nome d’arte di Erica Musci, è una delle giovani promesse del cantautorato italiano.
Nata a Bisceglie, pubblica due album (di cui il secondo, “È”, con la Sugar Music di Caterina Caselli), partecipa a Sanremo con il brano “Nella vasca da bagno del tempo” e viene inclusa nella compilation curata dal MEI e dal Club Tenco, “La leva cantautorale degli anni zero”, al fianco di artisti quali Brunori Sas, Alessandro Mannarino, Jang Senato, Nobraino e Dente.
Erica Mou suonerà ad Albanella il 9 agosto, in occasione di Botteghe d’Autore, dopo il live dell’8 con Peppe Voltarelli.
Per l’occasione le abbiamo fatto qualche domanda.
D: Cosa c’è “Nella vasca da bagno del tempo”?
R: C’è la mia vita. Nella canzone immagino che il tempo sia come una vasca d’acqua in cui sono immersa, dalla quale non vorrei uscire mai e che, come quando si fa un lungo bagno, lascia dei segni sulla pelle.
D: Com’è stata per te l’esperienza a Sanremo?
R: È stata splendida. Una settimana che ricorderò per sempre sia per le grandissime emozioni e soddisfazioni sia per le persone che ho avuto la fortuna di incontrare.
D: Credi che Sanremo rappresenti il panorama musicale italiano?
R: Ovviamente non tutto ma credo ne rappresenti un campione significativo, soprattutto negli ultimi anni c’è più varietà. Per esempio quest’anno si spaziava dai Marlene Kunz a Gigi D’Alessio, da Finardi a Emma coprendo generi ed età differenti.
D: Un tuo brano, “La neve sul mare”, è stato inserito nella raccolta “La leva cantautorale degli anni zero”: quali artisti italiani ascolti, sia storici che attuali?
R: Sono cresciuta a pane e cantautori: Battiato, Guccini, Tenco, Endrigo sono stati, insieme a grandi interpreti come Mia Martini, i miei ascolti d’infanzia e ovviamente sono rimasti nel mio cuore. Ma ci sono anche molti artisti più giovani che ascolto spesso come Fabi, Bersani, La fame di Camilla, Cristina Donà…
D: Quando e come hai iniziato a comporre musica?
R: È un gioco che ho sempre fatto da bambina, dato che da quando avevo quattro anni ho cominciato a studiare musica. Poi quando ho iniziato a suonare la chitarra il gioco è diventato sempre più serio fino alla nascita delle prime canzoni vere e proprie a quattordici anni.
D: Se dovessi definire la tua musica che parole useresti e da quali artisti ti senti maggiormente influenzata?
R: Non lo so davvero. Non amo definire la mia musica, né mi piace farlo per quella degli altri. Sono canzoni e, come dicevo prima, sono stati proprio i cantautori ad influenzarmi all’inizio. Ma adesso ormai ascolto davvero la musica più disparata, felice di lasciarmi influenzare da tutti.
D: Suonerai ad Albanella a Botteghe d’Autore: cosa deve aspettarsi il nostro pubblico da un tuo live?
R: Non vedo l’ora! Spero che sia io che il pubblico arriveremo al concerto con la mente sgombra, pronti ad emozionarci insieme. Da parte nostra, cercheremo di dare il massimo!
D: Le caramelle al mou erano fra le mie preferite da bambino, mentre odiavo le Rossana: tu quali preferisci?
R: Sono una grande divoratrice di entrambe! Aggiungo anche le mitiche Nougatine che mia zia mi comprava sempre.
D: Ho letto che ti piace Dave Grohl (oltre a Beck, Led Zeppelin e molti altri) e che ti piacerebbe collaborare con lui: ascolteremo mai un brano di Erica Mou di stampo grunge o comunque che vada più sul rock?
R: In passato ce ne sono stati e sicuramente ce ne saranno in futuro. In realtà anche all’interno di “È” ci sono dei brani con un animo rock come “Harem” e “Giungla”.
D: Progetti attuali e futuri?
R: Adesso siamo ancora in tour quindi i miei progetti attuali sono continuare questa serie di concerti che ci sta dando davvero tante soddisfazioni. Ci saranno anche delle date estere, ad esempio il giorno dopo del concerto ad Albanella voleremo verso lo Sziget Festival di Budapest e poi ad ottobre chiuderemo il tour con dei concerti in Germania e Inghilterra. Dopodichè l’autunno sarà tutto incentrato sulla lavorazione del prossimo album, ho davvero tanta voglia di farvi ascoltare le nuove canzoni.


