Agropoli, polemiche su riapertura ospedale. Minoranza: «Alfieri un bugiardo patologico»

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Agropoli, polemiche su riapertura ospedale. Minoranza: «Alfieri un bugiardo patologico»

Non si placa ancora la polemica attorno alla riapertura dell’ospedale di Agropoli. Il nosocomio riattiverà il servizio di pronto soccorso secondo le norme previste dall’Atto Aziendale Asl. Dopo una chiusura durata circa 4 anni arriva la decisione dei vertici dell’Asl, in particolare di Antonio Giordano che dopo aver effettuato un sopralluogo nella struttura ne conferma la riapertura. L’ospedale di Agropoli è stato comunque sia classificato, secondo l’Atto Aziendale Asl, come una struttura di area disagiata. L’ospedale sarà dotato di reparto medicina generale con 20 posti letto. Saranno effettuati interventi chirurgici in ‘day surgery’ o ‘week surgery’. Disporrà, ovviamente, di una propria squadra di infermieri e medici. Avrà un laboratorio di analisi, Tac e radiologia. Dopo la recente visita e ‘denuncia’ i consiglieri Agostino Abate, Emilio Malandrino e Vito Rizzo, si esprimono per la seconda volta sulla ‘verità’ che girerebbe attorno alla riapertura dell’ospedale. Agostino Abate è uni dei tre candidati sindaci di Agropoli per le prossime elezioni amministrative previste per l’11 giugno, Emilio Malandrino e Vito Rizzo sono candidati con lui in due diverse liste civiche. 

«Sindaco di Agropoli un patologico bugiardo» E’ quanto affermano i consiglieri Agostino Abate, Emilio Malandrino e Vito Rizzo in merito al discorso tenuto da Alfieri riguardo la riapertura. «Come emerso nella nostra visita istituzionale dello scorso 4 maggio – spiegano i consiglieri –  il direttore sanitario del presidio ha confermato che i servizi attivati saranno esclusivamente quelli indicati nel decreto di Atto Aziendale, ribadendo che non esiste sala operatoria, non esiste reparto di terapia intensiva e rianimazione, non esiste reparto di unità di terapia intensiva coronarica-cardiologia e i servizi di laboratorio e radiologia sono limitati a livelli ambulatoriali. Ci è stato confermato – aggiungono  – che lo stesso 118 dirotterà direttamente i casi più gravi presso altre strutture idonee, bypassando il pronto soccorso di Agropoli. Alla luce di tutto ciò, ovviamente, i pazienti acuti e critici o politraumatizzati non potranno essere trattati».

I consiglierei accusano poi Alfieri, il quale «si ostina a mentire agli agropolesi». Inoltre, a sostegno della loro accusa/denuncia i consiglieri tirano in giro lo stesso presidente Vincenzo De Luca, il quale ella sua settimanale trasmissione di informazione qualche giorni fa avrebbe dichiarato che a breve si riaprirà il pronto soccorso generale del Cto di Napoli mentre a fine anno parte il pronto soccorso dell’ospedale del Mare senza «Agropoli non è stata proprio citata», sottolineano i consiglieri.

«Lo abbiamo già detto tante volte – affermano – è ora di smetterla di prendere in giro la gente e soprattutto su argomenti di così delicata materia. La salute non può essere oggetto di propaganda elettorale, non si scherza con la vita della gente. Avete ed abbiamo tutti il dovere di dire la verità – continuano –  e di non fare falsa informazione su quello che una struttura sanitaria può offrire. Diciamo con chiarezza quali pazienti possono essere trattati in una struttura così come prevista ed attualmente organizzata. È in ballo la vita e l’incolumità delle persone – concludono -, siate seri e smettetela di prendere in giro gli agropolesi e i cilentani».

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