Pollica tra i 28 Comuni turistici che scrivono al Governo: «Siamo in ginocchio»

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Pollica tra i 28 Comuni turistici che scrivono al Governo: «Siamo in ginocchio»

«Un fondo speciale che copra, almeno in parte, la riduzione delle entrate direttamente connesse con il turismo» e «per garantire un minimo di liquidità per farci trovare in piedi quando i flussi turistici ripartiranno». E’ l’appello ‘per salvare i gioielli turistici d’Italia’ rivolto al Governo da 28 piccoli Comuni italiani, da San Gimignano (Siena) a Gibellina (Trapani), da Barolo (Cuneo) a Pula (Cagliari), amministrazioni che contano meno di 15mila abitanti, a forte vocazione turistica e ora «in ginocchio» a causa dell’emergenza Coronavirus.

«Le nostre entrate sono ai minimi, è a rischio la tenuta sociale ed economica dei nostri territori, tanto da minacciare gli stessi servizi essenziali» scrivono i sindaci: «Sappiamo già che non troveremo nei nostri bilanci le risorse per far fronte alla riduzione delle entrate di parte corrente, che vanno dal 20% fino al 50% in alcuni casi». «A rischio – aggiungono – è anche la cura del nostro straordinario patrimonio artistico, culturale, monumentale, architettonico, che è patrimonio di tutta Italia». 

‘Nell’appello i 28 sindaci chiedono al Governo la «possibilità di attingere non solo all’avanzo di amministrazione di parte libera e destinata, ma anche a quello vincolato per affrontare con tutti gli strumenti la crisi in atto”; e ancora, “possibilità di trattenere il gettito Imu destinato allo Stato e di stabilire una ‘soglia di solidarietà’ al Fondo per lo sviluppo e la coesione, oltre la quale bloccare il contributo dei singoli comuni». «Le nostre entrate sono ai minimi, è a rischio la tenuta sociale ed economica dei nostri territori, tanto da minacciare gli stessi servizi essenziali» spiega Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, comune capofila dell’appello. «Al Governo – aggiunge – chiediamo di non lasciarci soli, perché vediamo già che anche per gli Enti locali gli effetti non saranno per tutti uguali: i grandi Comuni avranno bilanci più ampi per poter reggere un po’ meglio l’impatto, seppure con sacrifici; i nostri non avranno neppure questa possibilità». 

Tra gli altri Comuni che hanno rivolto l’appello al Governo c’è anche Pollica, il paese del sindaco-pescatore Angelo Vassallo ora amministrato dal primo cittadino Stefano Pisani. Nella missiva figurano anche Montalcino, Montepulciano e Pienza nel Senese, Greve in Chianti (Firenze), Barbaresco (Cuneo), Pollica, Positano e Amalfi in provincia di Salerno, Volterra (Pisa), Porto Venere (La Spezia), San Vincenzo (Livorno), Portofino (Genova), Otranto (Lecce), San Severino Lucano e Guardia Perticara in provincia di Potenza, Iseo (Brescia), Valsinni (Matera), Diamante (Cosenza), Città della Pieve (Perugia), Cabras (Oristano), Castelsardo (Sassari), Malfa Isola di Salina (Messina), San Vito di Cadore (Belluno), Castiglion dei Pepoli (Bologna). 

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