Tradizioni: San Francesco e “il Cilento

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Tradizioni: San Francesco e “il Cilento

La figura del Santo di Assisi, è una delle più importanti nel panorama cristiano. La sua è stata una esistenza fortemente intrecciata con la storia e di inestimabile valore spirituale, tanto da essere stato elevato nel 1939 “Patrono d’Italia” insieme a Santa Caterina da Siena.
Le vicende che hanno caratterizzato la sua vita e il suo operato sono ben note e in questa occasione ci limitiamo a ricordare il legame con il Cilento.
Secondo la tradizione popolare, il frate parlò ai pesci, e sempre secondo la tradizione, il luogo dell’evento è stato identificato con uno scoglio, situato nei pressi della cittadina di Agropoli.
“Una roccia nel mare”, sulla quale si erge una croce che domina le acque azzurre nostrane.
A San Francesco è attribuita una delle opere più conosciute di tutti i tempi, scritta in volgare umbro nel XII sec.:
“Il cantico delle creature”, anche noto come “Il Cantico di Frate Sole”.
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature,
petialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor Aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po’ skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.

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