Cilento da Scoprire. Camella, un’antica contea

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Cilento da Scoprire. Camella, un’antica contea

Camella è ora una piccola frazione di Perdifumo. L’abitato del capoluogo comunale sovrasta il borgo, da cui dista pochi passi. Antica è la sua storia e non sempre ben documentata. Tuttavia, diverse fonti riconducono all’esistenza di questo casale e le notizie note si dipanano a partire dai primi decenni dell’anno 1000. Nelle vecchie topografie è nota sia come “Camella del Cilento” sia come “Camella della Lucania” e, talvolta, anche come “Camilla”, adattando il nome al parlato locale. Riscontro certo del borgo,  si ha in un documento del 1031, ove l’abitato è citato insieme agli scomparsi villaggi di “Ancilla Dei” (o Ancilladei) e “Pagliara” (o anche Palearea), con i quali ha costituito una Contea, probabilmente la più nota e antica del Gastaldato di Lucania e del Cilento Antico stesso. Successivamente a questa data, è un corpo documentario più ricco in cui si riscontra l’esistenza del borgo.
Ancilladei. Risale al 1008 la prima notizia relativa a questo villaggio, che, avendo fatto parte della Contea di Camella, si presume fosse ubicato nelle sue vicinanze. Pur non avendo ulteriori documenti che ci informano dei suoi trascorsi storici, viene sporadicamente citata come appartenente all’antico Cilento e dunque in epoca diversa rientrava nel “Actus Cilenti”. Solo alcuni atti di passaggi e cessioni citano ulteriormente Ancilladei e il tutto ancoro prima del 1200. Da ciò, si deduce, che l’abitato ebbe vita fino a non più tardi del XII secolo. 
Pagliara. Simile ad Ancilladei è la storia di Pagliara, facente parte della stessa Contea: era ubicato tra Camella e Vatolla. Secondo alcune fonti nell’abitato esisteva una chiesa dedicata a San Nicola, i cui resti sono documentati fino alla metà del XVII secolo, ma l’abitato scomparve già prima.
È travagliata la storia di Camella, prima di giungere a tempi più moderni: un susseguirsi di passaggi di proprietà e vicende che l’hanno caratterizzata fino agli inizi dell’800 ultimo scorso.
Da vedere. Il caratteristico centro storico con le antiche abitazioni in pietra, i palazzi e i vicoli, in un atmosfera tranquilla sono una splendida cartolina del posto. All’estremità del paese, invece, si erge la parrocchiale dedicata a San Nazario, patrono della comunità, la cui ricorrenza, sul finire di luglio, richiama l’attenzione su secolari tradizioni; la caratteristica processione è preceduta dal rituale “dell’Anglo” così come avviene anche in altri centri limitrofi.
Null’altro da aggiungere, se non consigliare una visita a Camella, magari durante le belle giornate di sole…
Cilento da Scoprire

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